Sono tante le donne che al cinema o in televisione hanno interpretato Agnese Piraino Leto, moglie di Paolo Borsellino. Nella miniserie con Giorgio Tirabassi nel ruolo del magistrato troviamo in quel ruolo Daniela Giordano attrice romana classe 1965 nota però più per i suoi ruoli teatrali che in quelli cine-televisivi. Nella miniserie del 2012 in cui Paolo Borsellino è interpretato da Luca Zingaretti invece il ruolo della moglie è affidato a Lorenza Indovina. Quest’ultima è nata a Roma ma nel 1966 e in carriera ha recitato con grandi autori come Francesco Rosi, Ricky Tognazzi, Luca Miniero, Daniele Vicari e molti altri ancora. Nel film Era d’estate del 2016 di Fiorella Infascelli invece il ruolo è stato affidato a Claudia Potenza nata invece nel 1981 a Manfredonia e che abbiamo visto debuttare al cinema in Feisbum il film del 2009. Citiamo poi Paolo Borsellino – Adesso Tocca a me dove i panni di Agnese li ha vestiti Anna Ammirati attrice classe 1979 di Napoli che aveva esordito sul grande schermo in Monella di Tinto Brass nel 1997. (agg. di Matteo Fantozzi)



Gli ultimi giorni del magistrato

Agnese Piraino Leto è stata essenziale per comprendere gli ultimi giorni di vita del marito Paolo Borsellino. Fino alla sua morte, avvenuta nel maggio di sette anni fa, è stata la depositaria di segreti e testimonianze. 24 ore prima della terribile strage di via D’Amelio, Bosellino infatti le aveva confidato tutti i suoi timori: “Ricordo perfettamente che il sabato 18 luglio 1992 andai a fare una passeggiata con mio marito sul lungomare di Carini”, ha dichiarato in un’interrogatorio ai magistrati di Caltanissetta, riferisce AntimafiaDuemila, “senza essere seguiti dalla scorta. Paolo mi disse che non sarebbe stata la mafia ad ucciderlo, della quale non aveva paura, ma sarebbero stati i suoi colleghi e altri a permettere che ciò potesse accadere. In quel momento era allo stesso tempo sconfortato, ma certo di quello che mi stava dicendo“. Gli stessi giudici della Corte d’Assise di Palermo hanno stabilito quale collegamento ci sia stato fra la morte di Borsellino e la nascita della trattativa Mafia/Stato. “Ove non si volesse prevenire alla conclusione dell’accusa che Riina abbia deciso di uccidere Borsellino temendo la sua opposizione alla ‘trattativa”, si legge nella sentenza, “non c’è dubbio che quell’invito al dialogo pervenuto dai Carabinieri attraverso Vito Ciancimino costituisca un sicuro elemento di novità che può certamente aver determinato l’effetto dell’accelerazione dell’omicidio di Borsellino, con la finalità di approfittare di quel segnale di debolezza proveniente dalle istituzioni dello Stato e di lucrare, quindi, nel tempo dopo quell’ulteriormente manifestazione di incontenibile violenza concretizzatasi nella strage di via D’Amelio, maggiori vantaggi rispetto a quelli che sul momento avrebbero potuto determinarsi in senso negativo”.



Agnese Piraino Leto, moglie Paolo Borsellino: memoria da condividere con gli italiani

Agnese Piraino Leto non ha mai dimenticato il marito Paolo Borsellino e anzi ne è diventata la memoria, l’eredità da condividere con gli italiani. In seguito alla strage di via D’Amelio che ha messo fine alla vita del magistrato, la donna si è impegnata con tutte le forze per cercare la verità su quanto accaduto e per contrastare la mafia. In occasione del ventesimo anniversario della scomparsa di Borsellino, Agnese ha deciso di scrivere una lettera, rivolgendosi al marito. “Caro Paolo, da venti lunghi anni hai lasciato questa terra per raggiungere il Regno dei cieli“, ha scritto, “un periodo in cui ho versato lacrime amare; mentre la bocca sorrideva, il cuore piangeva, senza capire, stupita, smarrita, cercando di sapere. […] Hai lasciato una bella eredità, oggi raccolta dai ragazzi di tutta Italia; ho idealmente adottato tanti altri figli, uniti nel tuo ricordo da Nord a Sud – non siamo soli. Oggi, sabato 18 luglio 2020, l’Italia si raccoglierà in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo. Grazie ad Agnese, il ricordo di Borsellino non si è mai spento. “Dicevi ‘Siete il nostro futuro, dovete utilizzare i talenti che possedete, non arrendetevi di fronte alle difficoltà'”, ha scritto ancora nella lettera, “Sento ancora la tua voce con queste espressioni che trasmettono coraggio, gioia di vivere, ottimismo. Hai posseduto la volontà di dare sempre il meglio di te stesso. Con questi ricordi tutti ti diciamo ‘Grazie Paolo'”.

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