Il professor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Scientifico Italiano (CTS), è stato ospite in collegamento del programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno. “Abbiamo dato un’indicazione al ministro della salute, al governo, riguardante le prossime settimane in considerazione dello stato attuale della pandemia: i numeri sono ancora troppo elevati, le vittime sono ancora altissime, è vero che la curva sta scendendo ma basta poco affinchè questa torni a livelli inaccettabili”.
“Abbiamo dato indicazioni . Ha proseguito Agostino Miozzo – circa un inasprimento misure di contenimento, una riduzione il più possibile degli spostamenti massicci da una parte all’altra del territorio, e di un’indicazione di essere molto attenti e prudenti e comprendere che le prossime festività dovranno essere vissute sobriamente, non possiamo permetterci di passare un Natale, capodanno ed epifania come gli anni passati”.
AGOSTINO MIOZZO: “IL TEMA DEGLI AFFETTI E’ IMPORTANTE MA…
“Ora il governo sta discutendo con i governatori – ha proseguito il coordinato del Cts – che danno dei loro pareri rispetto alle condizioni locali, alcuni sono ancora più restrittivi di quanto sta annunciando il governo. L’indicazione è quella di avere meno contatti possibili, restare il più possibile nell’ambito del nucleo che vive con te ed evitare i contatti con soggetti esterni, il dramma è che i soggetti esterni in queste situazioni sono i figli che incontrano i genitori, i nipoti con i nonni”. E ancora: “Dobbiamo chiudere tutto ora perchè la seconda ondata ha interessato tutto il paese: noi sappiamo che le vacanze predispongono gli spostamenti da nord a sud, e dobbiamo cercare di limitare questa movimentazione”. Sulle folle nelle città dello scorso weekend: “Lo spettacolo che abbiamo visto nel weekend è impressionante ma nessuno di quei cittadini commetteva un reato, il dramma è che per ridurre in maniera certa questa curva abbiamo bisogno di evitare queste immagini e foto, e purtroppo per evitarlo ci sono solo i limiti che vengono posti nella limitazione di questa libertà”. Agostino Miozzo ha aggiunto: “Il tema degli affetti è importante, ma dobbiamo renderci conto che noi potremmo infettare i nostri genitori, i nostri nonni, se le mie nipotine spagnole venissero a trovarmi potrebbero essere un problema per me”. In vista di gennaio Miozzo ha aggiunto: “Dobbiamo arrivare a 50 casi ogni 100mila abitanti, oggi siamo a 200 casi quindi c’è ancora molto da fare, ma la cosa importante è l’inizio dell’anno prossimo, le scuole devono aprire e dobbiamo tornare alla vita normale. Dobbiamo arrivare a questo momento nel migliore dei modi”.