«Le immagini di questo weekend rappresentano una grande preoccupazione, una sorta di fotografia che abbiamo già visto. La percezione è che si consideri la zona gialla la “zona guarita”: non siamo fuori dalla pandemia e abbiamo di fronte a noi delle scadenze importanti che non dobbiamo perdere. Le immagini di sabato destano preoccupazione, dobbiamo migliorare la comunicazione»: così Agostino Miozzo ai microfoni di Oggi è un altro giorno.
Il coordinatore del Cts ha poi sottolineato: «Le immagini sono preoccupanti da un certo punto di vista, ma ci sono dei buoni segnali: tutti vestono la mascherina. É normale che la gente dopo settimane immagina di poter tornare alla normalità. Il messaggio che dobbiamo dare è di attenzione, di evitare il più possibile gli assembramenti».
AGOSTINO MIOZZO: “MUSEI UN PUNTO DI RIFERIMENTO”
«Per come sono stati organizzati, i musei sono un punto di riferimento», ha aggiunto Agostino Miozzo nel corso del suo intervento. Poi capitolo vaccini anti-Covid: «Sarebbe fondamentale leggere i contratti, che per la maggior parte sono secretati. Io personalmente sono un tutore della riservatezza in emergenza, ma qualcuno deve rispondere ex post. Non tutto deve essere messo in pasto all’opinione pubblica, con la strumentalizzazione che si può fare».
Infine, a proposito dei contratti di riservatezza: «Ritengo che in una situazione così complessa, con dei vaccini che sono una rivoluzione tecnologica e dei tempi, che ci siano degli intoppi è prevedibile. Se gli intoppi sono generati da deviazioni illecite, è un’altra valutazione, ma è tutto da verificare».