Da oggi, lunedì 10 gennaio 2022, entrano in vigore le nuove misure per arginare i contagi da Covid-19 in Italia. Dall’obbligo di Super Green pass sui mezzi, pubblici e locali, alla mascherina FFP2, gli italiani devono entrare in confidenza con nuove regole atte a tenere a bada i casi di coronavirus che di giorno in giorno aumentano sempre più. Agostino Miozzo, ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, ospite della trasmissione Tagadà ha comunque sottolineato l’impossibilità di avere dei controlli massimi

“I controlli sono sempre l’aspetto più critico nell’organizzazione, quello che abbiamo visto funziona perché funzionano i mezzi a lunga percorrenza. Altra cosa sono i trasporti locali, io che vivo a Roma so bene che il controllo è quasi impossibile a meno che non si organizzi un meccanismo automatico di lettura del Green Pass e biglietto in ingresso. Se non c’è questo tipo di controllo non si possono di certo mettere centinai di agenti o funzionari che facciano questa verifica- ha spiegato. L’altro problema che mi preoccupa sono i picchi di presenza nei mezzi pubblici, quelli che storicamente ci sono nell’arco della giornata sui quali non si è potuto fare nulla perché gli ingressi a scuola sono quelli, gli ingressi al lavoro idem. Conosciamo la curva di accesso ai mezzi pubblici, diciamo che c’è una fragilità che rimane tale”.

AGOSTINO MIOZZO: “ULTIME MISURE SENZA PARERE CTS”

Ospite di Tagadà, il consulente della Regione Calabria Agostino Miozzo ha detto la sua sulle nuove misure in vigore da oggi: “C’è sempre questo esercizio dell’analisi col senno del poi, siamo davanti a una situazione che in due anni ci ha fatto vedere degli imprevisti importanti. Sapersi adattare a questi imprevisti drammatici è fatto di pianificazione. Io, protettore civile dico che sono abituato a fare la pianificazione degli scenari peggiori, sulla base dello scenario peggiore ci si organizza. Questa è teoria, ora serve la pratica”.

“Mi pare che queste misure posticipate sono troppo dilazionate in là nel tempo, ma dobbiamo anche fare i conti con la capacità gestionale e con la possibilità di coprire. I numeri dei non vaccinati e di chi ha necessità di assistenza sono molto alti e restringere il tempo dell’obbligo vaccinale potrebbe creare dei problemi. Qualche giorno fa ho scritto che mi mancava il dibattito scientifico, l’ultimo Cdm non ha consultato il Cts e ho avuto la percezione della mancanza di dibattito” ha concluso.