«Quanto accaduto oggi alla Camera sulla ‘biodinamica’ è un segnale importante: nell’ultimo momento parlamentare utile, si è intervenuti in maniera netta e inequivoca per rimuovere da una legge in via di approvazione il riconoscimento di pratiche esoteriche e a-scientifiche»: aveva commentato a caldo così la senatrice a vita Elena Cattaneo dopo il voto di ieri a Montecitorio col quale è stato definitivamente affossato il tentativo di inserire l’agricoltura biodinamica all’interno della nuova legge sul biologico italiano.
Oggi a “Il Messaggero” la biologa e farmacologa rivendica la sua lunga battaglia contro la pratica biodinamica dopo il successo avvenuto in Parlamento: approvato in prima lettura da Montecitorio, il testo di legge era stato poi licenziato con modifiche dal Senato; a quel punto il testo unificato delle proposte di legge sulla produzione biologica è stato nuovamente approvato ieri dalla Camera con ulteriori modifiche e ora torna a palazzo Madama per il via libera definitivo. Con votazione unanime si elimina l’equiparazione delle “pratiche esoteriche” alle tecniche biologiche (l’articolo 1): la spinta decisiva è arrivata dal parere del Capo dello Stato Sergio Mattarella e degli scienziati Parisi (Nobel per la Fisica 2021) e, per l’appunto, Cattaneo.
CATTANEO: “PRATICA ESOTERICA NON DIVENTI LEGGE”
«Come già avvenuto nel 2013 con il decreto sul Metodo Stamina […] anche questa volta all’ultimo miglio la Camera ha evitato di apporre il sigillo dello Stato alla equiparazione tra credenze ed evidenze, realtà e magia, astrologia e astronomia»: è durissimo l’editoriale della senatrice Cattaneo sul “Messaggero”. L’atto iniziale del progetto di legge invece avrebbe promosso ufficialmente una pratica agricola come la biodinamica «che si avvale di rituali magici ed esoterici utilizzando, in dosi omeopatiche, preparati come l’ormai famigerato “cornoletame”». Se in un primo momento il Parlamento non sembrava aver colto la portata del progetto a firma Mino Taricco (Pd), dopo gli appelli della scienza e non ultimi gli interventi continui della senatrice a vita, ha portato ora al voto unanime contro l’agricoltura biodinamica come “paragonabile” al biologico. Purtroppo – sottolinea ancora Elena Cattaneo – «non si è ottenuto quanto forse, considerata la forte volontà politica maturata dalla Camera di emendare la legge da ogni formulazione equivocabile, era a portata di mano con l’unanimità di tutti i gruppi: se il riferimento più importante, che equiparava biologico e biodinamico, è stato eliminato dall’oggetto e dalle finalità previste nell’articolo 1, si è scelto però di non toccare gli articoli 5 e 8 che pure, in forme diverse, promuovono la biodinamica». La senatrice si augura che nell’ultimo passaggio a Palazzo Madama si possa provvedere a modificare anche questi ultimi due articoli: come spiega in una nota, «La presenza di un rappresentante delle associazioni ‘biodinamiche’, ulteriore e autonomo rispetto a quelli dell’agricoltura biologica, al tavolo tecnico ministeriale istituito ad hoc, così come il riferimento alle sementi ‘biodinamiche’, appaiono oggi disposizioni ancora meno comprensibili perché non più legate a alcuna specifica ragione di considerare l’agricoltura ‘biodinamica’ agli occhi della legge come autonoma rispetto all’agricoltura con metodo biologico, che la comprende». La senatrice a vita ed esperta scienziata ringrazia il Parlamento per aver accolto gli appelli della scienza e pure del Colle: in questo modo è stato scongiurato « almeno in parte, l’allargamento di tali misure a una pratica in tanta parte esoterica e a ‘certificazione privata’».