Luigi Mariani, professore ed esperto di Agronomia, ha parlato sulle pagine del quotidiano La Verità dell’attuale situazione dell’agricoltura italiana. Non crede, e tende a smentire, l’idea diffusa che il settore attraversi una pesante crisi, rifiutando anche l’idea che vi sia un’effettiva crisi climatica di cui preoccuparsi. Le nuove tecnologie e le tecniche di coltura, spiega, hanno permesso al sistema agricolo mondiale di fare “miracoli: il 10% della popolazione vive sotto la sicurezza alimentare, mentre era il 50% nel 1945”.
Concretamente, infatti, spiega che l’agricoltura è in crescita “dal 1961”, data in cui “le quattro principali colture, frumento, mais, riso e soia (che oggi coprono il 64% del fabbisogno calorico globale del genere umano), hanno incrementi di rese del 3% l’anno“. Mariani sostiene che “la penuria d’acqua d’oggi è compensata dall’abbondanza d’acqua di ieri. Bisogna raccogliere quest’ultima e usarla oggi”. Secondo l’esperto, infatti, non ci sarebbero le basi per parlare di crisi della siccità, perché comunque la scarsità di oggi può essere compensata, ed è solamente specchio della “necessità per l’agricoltura di tecnologie innovative che favoriscano l’uso più efficiente dell’acqua piovana ed irrigua”.
La crisi climatica e l’agricoltura secondo Mariani
Insomma, secondo l’agronomo Luigi Mariani attualmente, nonostante gli allarmi preoccupanti degli ambientalisti, non vi sarebbe alcuna reale crisi dell’agricoltura. Infatti, ritiene che “il cambiamento climatico d’oggi non ha nulla di speciale rispetto a quello del passato [ed] è una costante della storia della Terra”. Lo ripete, per reiterare il concetto, “dai dati globali non si vede alcuna crisi climatica” e lo dimostrano alcune circostanze, “le catastrofi naturali sono stazionarie o in lieve calo, la mortalità associata a tali catastrofi è in calo rilevantissimo, e le rese globali delle colture sono in rilevante aumento”.
Secondo l’esperto, inoltre, la CO2, motivo della crisi climatica secondo gli ambientalisti, oltre che dannosa per l’agricoltura, sarebbe in realtà “il mattone fondamentale della vita sul pianeta. Interviene nella fotosintesi, ove sei molecole di CO2 e sei di acqua danno una molecola di glucosio (da cui deriva tutta la materia organica) e sei molecole di ossigeno”. Infine, Mariani ci tiene anche a sfatare un altro mito del green, ovvero la necessità di un ritorno all’agricoltura biologica, che secondo lui “ci porterebbe ad una crisi alimentare mondiale senza precedenti” perché, per esempio, “la resa del frumento tenero convenzionale è dell’ordine di 70 q/ha (quintali per ettaro) e che quella del biologico non arriva a 30 q/h”.