Ridurre la dipendenza dalla Russia e accelerare la transizione verso prodotti organici. Il tutto sulla scorta di una strategia condivisa, capace di supportare un comparto chiave per l’agricoltura come quello dei fertilizzanti. Questi gli obiettivi principali della risoluzione Lins, votata nei giorni scorsi dalla plenaria del Parlamento Ue, su proposta del presidente della Commissione agricoltura, Norbert Lins (PPE, DE).



La risoluzione impegna, in particolare, la Commissione a valutare e stabilire uno strumento di acquisto congiunto dei fertilizzanti a livello comunitario. Un passaggio atteso e nevralgico, che secondo Cia-Agricoltori Italiani, promette di dare vita a un valido strumento per fare fronte a un quadro diventato critico.

L’Europa va finalmente nella direzione di costruire un meccanismo unico”, commenta il Presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini. Una direzione resa necessaria dai tempi. “Le maggiori ripercussioni della guerra russo-ucraina – nota Fini – si sono registrate proprio nell’approvvigionamento degli input tecnici provenienti dall’estero. E tra questi spiccano soprattutto i fertilizzanti, che per il 62% arrivano da Paesi extra-Ue e che sono stati protagonisti di costi record, con una crescita del +149% nell’ultimo anno. Ecco perché, per affrontare la crisi in atto, serve una misura in grado di calmierare i prezzi nel settore dei mezzi tecnici per l’agricoltura, una sorta di ‘equivalente agricolo’ del tetto al prezzo del gas, per combattere la speculazione sul mercato mondiale”.



Ma questo non è l’unico aspetto su cui interviene la risoluzione, nella quale trova spazio anche un altro tema cruciale per l’agricoltura. Nel documento è infatti inserito un passaggio che riguarda la necessità di sviluppare le nuove tecniche di miglioramento genetico (NGT) per ridurre la necessità di fertilizzazione chimica: un passaggio che la Confederazione giudica un successo. E ancora, sempre all’interno della risoluzione trova posto anche il riferimento all’esigenza di una strategia europea per favorire l’installazione di piccoli e medi impianti di produzione di biometano e digestato, con l’obiettivo di tagliare le importazioni di fertilizzanti e creare un sistema integrato di produzione a livello Ue, in cui gli agricoltori siano direttamente coinvolti.



Non ultimo, la risoluzione dà semaforo verde alla sospensione temporanea di tutti i dazi imposti all’import di fertilizzanti, fatta eccezione per quelli provenienti da Russia e Bielorussia.

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