Incontriamo il Presidente di Agrocepi Corrado Martinangelo a Bologna, dove è venuto a sottoscrivere, nella storica cornice di palazzo Magnani, una convenzione con UniCredit. Obiettivo dell’accordo è quello di fornire alle filiere sostenute dal movimento una collaborazione continua e servizi per l’accesso al credito. Altre convenzioni sono state firmare con Intesa Sanpaolo, Mps, Iccrea.



Perché questo impegno sul fronte degli istituti di credito a favore del settore agroalimentare?

Gli istituti di credito hanno un ruolo decisivo in questa fase di sviluppo del settore agroalimentare. Anzi, mi permetto di dire, che ora dipende quasi tutto da loro. La mole di finanziamenti che stanno arrivando nel nostro Paese (Pnrr, Fondo Complementare, Fondi Europei ordinari) hanno creato aspettative enormi nel nostro settore, mai come prima migliaia di aziende si sono poste il problema se e come investire per intercettare questi fondi, preparando progetti e partecipando ai bandi. Ad esempio, con il V bando per le filiere sono stati presentati progetti per un volume 10 volte superiore alle attese. Ma investire con i soldi del Pnrr significa per quasi tutte le aziende accedere a finanziamenti, indebitarsi, scegliere un partner finanziario. Ogni contributo ricevuto in conto capitale, corrisponde per l’impresa a un mutuo da accendere per la parte rimanente. E non sempre questo passaggio è scontato.



Senza contare l’aumento improvviso del costo finanziario dei mutui…

Questo è l’aspetto più delicato. Veniamo da un periodo in cui il costo del denaro era praticamente vicino allo zero. Ora un mutuo a costo di mercato arriva al 6% o 7%. Grazie alle agevolazioni questo costo viene ridotto del 50%, ma sia sulle garanzie che sul peso dei singoli rating delle aziende non vi sono sconti che tengano.

Cosa propone Agrocepi?

La trasparenza tra mondo del credito e aziende dell’agroalimentare è la nostra linea guida. Le banche devono valutare con più attenzione la qualità dei progetti e la serietà delle aziende, le imprese devono aprirsi a una valutazione approfondita del loro stato economico e finanziario. Da questo punto di vista le banche hanno ora anche il compito di valutare le imprese dal punto di vista della loro sostenibilità e del rispetto dei principi Dnsh, cioè l’impegno a “non arrecare danno all’ambiente”. Questione centrale nella gestione dei fondi del Pnrr.



Cosa contiene la convenzione tra Agrocepi e UniCredit?

ingrazio ancora una volta i vertici di UniCredit e in particolare il dott. Burchi che ha sottoscritto con me l’accordo. Colgo l’occasione anche per ringraziare gli altri istituti di credito con cui siamo convenzionati. Il nostro impegno è quello di aiutare le imprese a semplificare il loro accesso al credito. Ma in particolare il nostro impegno è nel sostenere le filiere, cioè quelle imprese che hanno deciso di associarsi e di collaborare e investire insieme in ricerca e promozioni. Per noi questa scelta è un valore aggiunto, che va al di la dei contributi pubblici, le filiere devono servire ad affrontare le sfide dei prossimi anni più forti, proprio perché le si affrontano insieme.

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