Era una beniamina della sinistra occidentale, ora è nota per la ferocia con cui si scaglia a parole contro Israele. Si tratta di Ahed Tamimi, le cui dichiarazioni non sono passate inosservate ai media israeliani, nonostante la diretta interessata abbia provveduto a cancellare tutto. Ma nell’era dei social niente sparisce davvero dal web. Lo ha capito anche lei, l’angelo dei palestinesi che parla come una belva. «Vi massacreremo, direte che quel che vi ha fatto Hitler era uno scherzo», ha dichiarato. Ma non è finita qui. «Berremo il vostro sangue».
Per i media israeliani queste uscite della ribelle dai riccioli biondi sono naturali quanto la sua ferocia, tipica di un miliziano islamista. A ricostruire la vicenda è stato il Jerusalem Post, ma è stata riportata anche da molte altre testate in questi giorni. Eppure, la ferocia di Ahed Tamimi non desterebbe stupore. Peccato, che prima fosse simbolo della «resistenza palestinese», quel che non si sapeva è cosa significasse per lei tale espressione, così come per la sinistra estremista che popola la politica e le associazioni studentesche e militanti dei Paesi occidentali.
CHI È AHED TAMIMI, LA GIOVANNA D’ARCO DEI PALESTINESI
Ma chi è Ahed Tamimi? La 21enne proviene da un piccolo paese della Cisgiordania, Nabi Saleh, che è abitato da meno di 500 persone ed è circondato da insediamenti israeliani. In passato è diventata celebre con le sue uscite a favore di telecamere. Ad esempio, si avvicinava ai soldati mostrando i pugni. Il suo aspetto angelico contrasta con la sua grinta, una combinazione che è apparsa irresistibile dal punto di vista mediatico, motivo per il quale era stata ribattezzata da alcuni giornali come la “Giovanna d’Arco” dei palestinesi.
Inoltre, ne parlavano come di una «eroina palestinese conosciuta in tutto il mondo». Aveva esagerato già nel 2017, ad esempio Ahed Tamimi aveva schiaffeggiato un militare, ed era stata arrestata per questo, per poi essere liberata 8 mesi dopo. Dopo la sua disavventura giudiziaria, era sbarcata in Europa. Nel Vecchio Continente è stata protagonista di incontri con centinaia di persone. Ora però la fase dei sorrisi è finita, ora è quella della ferocia.