Alessandro Mahmood, chi è il papà Ahmed Mahmoud? L’uomo smentisce il figlio: “Non l’ho abbandonato”

Sul palco dell’Ariston in cui ha gareggiato con il brano Tuta Gold nella serata delle cover ha dedicato la sua rivisitazione di Caruso di Lucio Dalla alla mamma Anna Frau, il padre invece non l’ha mai nominato. Infatti, Alessandro Mahmoud meglio noto come Mahmood non ha un buon rapporto con il padre Ahmed. In molti suoi testi, come in Soldi, parla di un padre assente che ha abbandonato lui e la madre e che, appunto, era interessato solo ai soldi. Dopo anni di silenzio, però, negli scorsi mesi Ahmed Mahmoud ha rotto il silenzio rivelando la sua verità.



Ahmed Mahmoud, chi è il papà di Mahmood? Sull’uomo si hanno pochissime informazioni. Si sa che ha 63 anni e vive nella periferia milanese. È nato e cresciuto in Egitto, in seguito si è trasferito in Italia dove ha conosciuto Anna Frau, mamma di Alessandro. L’amore tra i due dopo alcuni anni è finito ma l’uomo, in un’intervista concessa a Quotidiano Nazionale ha smentito di aver abbandonato il figlio: “Il rapporto non si è mai interrotto e non avrei mai immaginato che potesse parlare di abbandono. Mi fa soffrire sentirmi descritto in questo modo.”



Ahmed Mahmoud, il papà di Mahmood fa un appello: “Vorrei riallacciare i rapporti”

È un fiume in piena Ahmed Mahmoud contro il modo in cui il figlio Mahmood lo ha descritto nelle sue canzoni. Sempre durante l’intervista, così come riporta La Stampa, l’uomo ha rivelato che vorrebbe allacciare i rapporti con il figlio: “Gli voglio molto bene” E poi ha aggiunto che di recente è stato ricoverato in ospedale per una brutta malattia ed il figlio non è mai andato a trovarlo.

Mentre Novella2000 auspica che Mahmood ed il papà Ahmed Mahmoud riallaccino i rapporti, l’uomo tra le pagine de Quotidiano Nazionale ha lanciato una provocazione: “Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato e non vuole avere più a che fare con me, vorrei che cambiasse il suo cognome. Se lui davvero pensa che io l’abbia abbandonato. Non pretendo che cambi il suo nome d’arte ma quello reale.”