Il futuro della gestione aziendale sarà sempre più automatizzato ed affidato all’intelligenza artificiale, tanto da non richiedere più, o quasi, l’intervento umano. Soprattutto in alcuni settori come ad esempio la pianificazione finanziaria, il bilancio di produttività e la comunicazione con clienti e fornitori. Questo, come sostengono alcuni esperti interpellati dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, che ha dedicato un articolo di approfondimento sul tema, è dovuto al fatto che l’elaborazione dei dati attraerso i nuovi sistemi tecnologici non può essere comparata a quella fatta da un cervello umano.



Sono in crescita le aziende in Germania che utilizzano già software di previsione basati su AI, soprattutto quelle di grandi dimensioni, che di conseguenza stanno rinunciando a molte unità di personale per fare spazio a pochi esperti di controllo, che avranno il compito di monitorare la produzione digitalizzata di tali operazioni. Anche in campo bancario gli strumenti computerizzati diventeranno fondamentali, specialmente per quello che riguarda la previsione del rischio degli strumenti di credito, capaci di stabilire con più precisione quale sarà lo scenario futuro in base ai parametri immessi.



AI sarà il futuro nel settore bancario e di pianificazione aziendale

L’esperto di sistemi digitali della banca tedesca LBBW, intervistato dal quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha affermato che “il rischio di insolvenza sarà calcolato dall’intelligenza artificiale per minimizzare i rischi di errore che attualmente pesano sulle operazioni effettuate dagli impiegati umani“. Tuttavia, ha aggiunto, “è improbabile che le soluzioni offerte, per quanto siano all’avanguardia, possano del tutto prevedere la fine dell’intervento umano“. Questo perchè ci sarà bisogno di verifiche periodiche sui sistemi, forse quindi cambieranno soltanto le figure richieste dalle aziende.



Anche ChatGpt sta ricoprendo un ruolo sempre più in prima linea nelle imprese, in particolare per il settore del servizio clienti, per il quale la risposta automatizzata risulta in molti casi più efficiente e veloce del lavoro degli operatori. L’esperto di digitalizzazione Paxmann però conferma la necessità di una legge unica Europea, soprattutto per quanto riguarda la privacy, concludendo che “con l’avvento dei server unici, sarà obbligatorio fornire certezze agli utenti per garantire che i loro dati personali non vadano a finire nelle mani sbagliate“.