I Ceo non hanno bisogno di comprendere la tecnologia alla base dell’Intelligenza artificiale generativa per creare innovazione nel modello di business; devono invece comprenderne le caratteristiche principali. La ricerca di Boston Consulting Group (BCG) sul ruolo dei Ceo nella gestione dell’IA generativa evidenzia diversi punti chiave riguardo l’adozione e l’implementazione di queste tecnologie nelle aziende. Secondo il rapporto di BCG, l’89% degli esecutivi considera l’IA e la GenAI tra le prime tre priorità tecnologiche per il 2024. Questo entusiasmo si traduce in un aumento significativo degli investimenti, con molti leader (54%) che vedono nella GenAI una chiave per migliorare la produttività, ridurre i costi e innovare nei processi aziendali. Tuttavia, nonostante l’interesse e l’investimento, molte aziende non stanno ancora sfruttando appieno le potenzialità della GenAI.



Le sfide principali includono la carenza di talenti e competenze (62%), priorità di investimento non chiare (47%) e l’assenza di una strategia per l’uso responsabile dell’IA (42%). BCG suggerisce che le aziende di successo in questo campo non si limitano a ridurre i costi, ma reinvestono i risparmi ottenuti per creare nuove fonti di reddito. Questo approccio permette di sfruttare al massimo le capacità della GenAI, spingendo l’innovazione e migliorando la competitività sul mercato. Un esempio di successo è rappresentato dalle aziende che stanno riqualificando sistematicamente il proprio personale, con l’obiettivo di formare quasi la metà della forza lavoro sull’uso degli strumenti di GenAI nei prossimi tre anni.



La guida di BCG sottolinea l’importanza di stabilire politiche etiche solide per governare l’uso della GenAI. Questo non solo aiuta a risolvere questioni etiche e di sicurezza, ma può anche catalizzare l’innovazione e ridurre i rischi associati all’adozione dell’IA. Implementare principi di IA responsabile può portare benefici significativi, come una maggiore fiducia da parte dei clienti e una differenziazione del marchio.

Per i Ceo, è cruciale identificare i modelli di GenAI che possono essere perfezionati con i dati proprietari dell’azienda. Questo approccio può rafforzare il vantaggio competitivo, permettendo di utilizzare i dati in modi unici e innovativi. Tuttavia, è fondamentale garantire la protezione e la privacy dei dati, soprattutto quando si collabora con fornitori di modelli di IA. Inoltre, i costi operativi associati alla GenAI devono essere attentamente valutati. I Ceo devono comprendere i costi totali di addestramento, fine-tuning e inferenza dei modelli di IA e decidere se sviluppare internamente queste competenze o esternalizzarle. Questa decisione deve bilanciare i costi, l’importanza di mantenere la proprietà intellettuale e le capacità interne necessarie per gestire l’intero processo. Infine, la guida di BCG evidenzia l’importanza di monitorare continuamente i progressi della GenAI e di adattarsi ai nuovi sviluppi. I Ceo devono collaborare strettamente con i loro team tecnologici per rimanere aggiornati sulle ultime metodologie e massimizzare l’impatto della GenAI sulle loro attività.



Anche McKinsey con “What Every CEO Should Know About Generative AI” offre un approfondimento su queste tematiche e sottolinea l’importanza di una gestione attenta e strategica nell’adozione della GenAI, evidenziando insieme alle opportunità anche i rischi. La GenAI può generare “hallucinations”, ovvero risposte plausibili ma inesatte, creando potenziali problemi di affidabilità. Altri rischi includono questioni di privacy e sicurezza, la complessità della spiegabilità degli algoritmi e l’impatto organizzativo. Inoltre, la tecnologia potrebbe facilitare attacchi informatici se utilizzata in modo improprio. I Ceo devono stabilire team dedicati e processi chiari per mitigare questi rischi.

Anche per McKinsey un aspetto cruciale è la formazione e l’upskilling del personale. Investire nelle competenze necessarie per sfruttare al meglio le capacità della GenAI è fondamentale per integrare con successo queste nuove tecnologie nei processi aziendali esistenti. Il rapporto di McKinsey cita diversi esempi di come la GenAI può essere applicata con successo: Ingegneria del Software con soluzioni che aumentano la produttività degli sviluppatori, Customer Service con i chatbot avanzati che migliorano l’interazione con i clienti, offrendo risposte rapide e personalizzate e il Marketing delle Vendite che usa gli strumenti AI per analizzare i dati dei clienti e personalizzare le campagne di marketing. Per i Ceo, la chiave è agire ora.

La GenAI rappresenta un’enorme opportunità, ma richiede una gestione strategica e consapevole e monitorare continuamente i progressi e adattarsi ai nuovi sviluppi tecnologici sarà cruciale per rimanere competitivi e sfruttare appieno i benefici di questa rivoluzione tecnologica.

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