Il 1 e 2 novembre 2023 si è tenuto a Bletchley Park, nel Regno Unito, il primo “AI Safety Summit”, prima grande conferenza internazionale sul tema dell’intelligenza artificiale (AI), organizzata dal primo ministro britannico Rishi Sunak, il quale ha riunito rappresentanti di governi, organismi internazionali, corporation (Sam Altman di OpenAI-ChatGPT ed Elon Musk, tra altri), società civile, mondo accademico e addetti ai lavori (per esempio, Yoshua Bengio, uno dei padri fondatori dell’AI) per discutere dei rischi e delle opportunità dell’AI.



Bletchley Park è un luogo oltremodo simbolico in quanto sede, durante la Seconda guerra mondiale, della Stazione X di crittoanalisi che aveva il compito di decifrare le comunicazioni dei Paesi dell’Asse. Bletchley Park è anche sede della Government Communications Headquarters, erede della Government Code and Cypher School (GC&CS), l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza, nonché dello spionaggio e controspionaggio, nell’ambito delle comunicazioni SIGINT (SIGnal INTelligence). Bletchley Park è anche inscindibilmente legata al nome del matematico, logico, crittografo e filosofo Alan Mathison Turing, considerato uno dei padri dell’informatica, della crittoanalisi (decifrazione del codice nazista Enigma), della teoria dell’informazione e della moderna società digitale.



Il summit ha avuto come fine precipuo quello di favorire il processo di cooperazione internazionale sulla sicurezza dell’AI di frontiera, anche di quella generativa (ChatGPT e Google Bard), di definire una visione comune da adottare nei prossimi cinque anni e di creare un framework, di livello generale, sui rischi posti dall’AI sia a livello nazionale che internazionale.

Tra i rischi posti dall’AI di frontiera, i partecipanti al summit hanno sostanzialmente indicato quanto già sottolineato in occasione dell’incontro del G7 dedicato alla stessa tematica, all’inizio di questa stessa settimana, va a dire le minacce alla sicurezza nazionale, lo sviluppo di armi autonome, la cyber security, la progettazione di armi biochimiche, la diffusione della disinformazione e delle teorie cospirative, la proliferazione dei deepfake, gli attacchi alle infrastrutture critiche, tra cui quelle sanitarie.



Tra i risultati del summit, vale qui evidenziare l’adozione della “Bletchley Declaration on AI Safety”, un documento condiviso con Ue, Stati Uniti, Cina e più di una ventina di altri Paesi oltre all’Italia (tra i quali il Regno Unito, Brasile, India, Nigeria e Arabia Saudita) per lo sviluppo sicuro dell’AI. In essa i Paesi firmatari si impegnano a collaborare per promuovere la sicurezza dell’AI e la creazione di un gruppo di lavoro internazionale per sviluppare delle apposite Linee guida. Nel frattempo, è stato messo a punto un Rapporto elaborato da un gruppo di accademici, fra i principali esperti mondiali in materia. Il Primo ministro britannico si appresta, infine, a istituire un Istituto per la sicurezza dell’IA.

L’Italia ha partecipato alla conferenza internazionale con la presenza dei massimi livelli politici, a partire dal Premier Giorgia Meloni mentre alla prima giornata di lavori, a livello ministeriale, era presente il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il Premier si è espresso chiaramente sulla necessità di implementare meccanismi di governance globale mediante i quali si deve riuscire a dare un’etica agli algoritmi (algoretica). Un mese fa, all’Assemblea generale dell’Onu, la stessa Meloni aveva messo l’accento sulla necessità di non considerare l’AI una zona franca senza nessuna regola in quanto l’evoluzione della tecnica deve essere sempre subordinata al servizio dell’uomo e non viceversa. In questo senso, servono barriere etiche per l’ulteriore sviluppo dell’AI e non ci può essere altra scelta se non quella di lavorare a un quadro normativo di governance globale del fenomeno.

Il Premier ha annunciato, infine, che l’Italia, nel ruolo di Presidente di turno del G7 2024, farà seguito a quanto già proposto dalla presidenza giapponese con l’Hiroshima Al Process, con l’obiettivo di contemperare il sostegno all’innovazione tecnologica con le esigenze della sicurezza nazionale. Una manifestazione concreta di tale impegno sarà la conferenza internazionale, a Roma, avente come tema l’AI e il lavoro. Il sottosegretario di Stato, con delega all’Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, Alessio Butti, ha invece comunicato che è in fase di elaborazione un fondo dedicato alle start-up attive nel campo dell’AI che dovrebbe superare i 700-800 milioni di euro, grazie a un intervento finanziario del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, con la partecipazione di Cassa depositi e prestiti.

In conclusione, l’AI Safety Summit 2023 è stato l’ultimo di una lunga serie di eventi, peraltro in una settimana quasi completamente dedicata all’AI, dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, i quali hanno forse un obiettivo troppo ambizioso, seppur necessario, di creare un framework generale di governance del fenomeno. La novità rispetto a molti altri eventi precedenti è che l’attuale Governo ha mostrato una forte attenzione a tale tematica e che non solo vuole essere presente tra coloro che metteranno a punto una regolazione globale del fenomeno, in coerenza con l’AI Act del giugno scorso, ma si appresta anche a implementare delle politiche pratiche per poter sviluppare appieno la tematica dell’AI in una cornice regolatoria ben definita che sia, allo stesso tempo, inclusiva e al servizio dell’uomo.

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