In questi giorni delicati in cui si richiama all’unione per contrastare l’epidemia del Coronavirus, l’Italia finisce sotto attacco. E se il fuoco è “amico” fa ancor più male. In primis è arrivato dalla Francia, con l’ormai nota vicenda della “pizza coronavirus”, ora ci pensa la Cina che, ad onor del vero, è finita spesso nel mirino razzista di alcuni italiani. Ora che l’Italia viene considerata all’estero focolaio occidentale del Coronavirus, nonostante uno studio abbia dimostrato che il “paziente zero” europeo è tedesco, ci pensa il regista Ai Weiwei a far scoppiare un caso che potenzialmente potrebbe diventare anche diplomatico, considerando gli effetti che ha sortito quello francese. È bastato un post su Instagram al regista per far divampare le polemiche. «Coronavirus is like pasta, the chinese invented it but the italians will spread it all over the world», cioè «Il coronavirus è come la pasta, i cinesi l’hanno inventata ma gli italiani la diffonderanno in tutto il mondo». Ma non è finita qui…



AI WEIWEI CHOC SU CORONAVIRUS E ITALIA: BUFERA SUI SOCIAL

Ai Weiwei, che firma la regia della “Turandot”, la cui messa in scena all’Opera di Roma è stata sospesa a causa del Coronavirus, ha pubblicato anche un’animazione sul suo account social. Ha condiviso immagini del virus Covid-19 con la musica della morte di Liù nella “Turandot”, ultimo brano dell’opera che fu scritto da Puccini prima di morire. L’opera fu infatti completata poi da Franco Alfano. Tantissimi i commenti al post sul Coronavirus e l’Italia, molti dei quali particolarmente critici. «Non è per niente divertente», «Con tutto il rispetto, non ritengo che sia un argomento su cui fare battute. Ci sono persone che stanno male e muoiono», sono solo alcuni dei commenti sotto al post, peraltro quelli più educati. C’è infatti chi arriva a insultare il regista Ai Weiwi, pure in italiano, sentendosi offeso dall’ironia dell’artista in un momento così complesso per tutto il mondo, visto che ci sono oltre 100mila contagi a livello mondiale.



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