Aida è tra le opere più importanti di Giuseppe Verdi.

La magia dell’Aida conclude il ciclo di appuntamenti de “La grande opera all’Arena di Verona” trasmesso in prima serata su Rai3. Non è una scelta inusuale che l’opera è andata in scena nella splendida cornice dell’Arena di Verona considerando che è uno dei tempi indiscussi della musica d’opera. “Uno dei luoghi ideali per eseguire quest’opera è l’Arena di Verona, poiché, grazie all’abbondanza di spazio, si possono creare mastodontiche e meravigliose scenografie dell’Antico Egitto; infatti è sempre nel cartellone delle stagioni liriche areniane e fu inoltre la prima opera eseguita in Arena nel 1913 per la sua prima stagione lirica” – si legge su internet cercando informazioni sulla fama dell’opera drammatica in quattro atti. Il libretto dell’Aida è Antonio Ghislanzoni ed è basata sul soggetto originale dell’archeologo francese Auguste Mariette.



Aida di Giuseppe Verdi: la trama dell’opera

L’Aida fu commissionata da Ismail Pascià, Vicerè d’Egitto, a Giuseppe Verdi. L’obiettivo era quello di realizzare un inno da suonare in occasione delle celebrazioni per l’apertura del Canale di Suez avvenuta nel 1870. Il grande compositore italiano, nonostante fosse legato da una grande amicizia verso il sovrano egizio, rifiuta la sua proposta. La scelta di Giuseppe Verdi genera una serie di conseguenze che si mischiano con la leggenda. C’è chi dice che il Vicerè decise di affidarne la scrittura a Richard Wagner, ma quando Verdi venne a sapere la cosa cambiò immediatamente idea accettando così la proposta.

L’opera racconta la storia di Aida, una principessa etiope, che viene catturata e condotta in schiavitù in Egitto. Radamés, un comandante militare, è combattuto nella scelta tra il suo amore per Aida e la sua fedeltà al Faraone. A complicare ulteriormente le cose, Radamés è amato da Amneris, la figlia del Faraone, ma non ricambia il sentimento della principessa. Un’opera drammatica che emoziona da anni diverse generazioni.

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