Aida Yespica ha commesso numerosi sbagli, quando era più giovane. La showgirl, modella e attrice venezuelana si dice pentita di aver posato per calendari e copertine che la ritraevano in maniera non proprio gratificante per lei e per chi rappresentava. È in parte colpa di gesti come questo, dei veri e propri sfregi fatti alla sacralità del corpo e del corpo della donna, se oggi – tra le altre cose – dilaga una concezione malata della femminilità. Adesso, alla soglia dei 50 anni, un po’ più matura e consapevole, Aida paga le conseguenze di quegli errori. Con tutti gli interessi: “Penso a mio figlio, a che idea potrebbe farsi lui…”, ammette preoccupata nel corso della sua intervista a Rivelo. Quel materiale, infatti, ancora circola, perché la carta stampata, e – ancor di più – il web, non perdonano facilmente. La sua è una testimonianza molto significativa: il tacito appello è rivolto alle ragazze che oggi, come lei tanto tempo fa, potrebbero ricevere proposte del genere. L’invito è: non (s)vendetevi. E affidatevi all’agente, alle persone giuste: “Mi pento di non essermi fatta seguire bene, dal punto di vista lavorativo”, confida inoltre la Yespica. Alla fine cita Lele Mora, e di lui dice che non lo risceglierebbe mai come manager.