L’ultimo aggiornamento dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) riguardo l’uso degli antivirali contro il Covid evidenzia un grande incremento per quanto riguarda la distribuzione di Paxlovid. Si tratta del farmaco sviluppato da Pfizer, da usare entro cinque giorni dalla comparsa dei sintomi e in grado così di prevenire dell’80% il rischio di ricovero. Dunque, i numeri confermano quanto riferito da Pier Luigi Bartoletti, segretario provinciale di Fimmg Roma e vice segretario nazionale vicario di Fimmg, secondo cui proprio in questi ultimi giorni “stanno aumentando velocemente i casi e si sta alzando l’età media dei positivi”.



Per questo si sta facendo maggior ricorso al farmaco Paxlovid. C’è un maggior numero di prescrizioni rispetto al periodo precedente, quando i positivi al Covid erano soprattutto “persone giovani e in salute, quindi non idonee a ricevere il Paxlovid, oppure grandi anziani con un quadro sanitario complicato con molte comorbidità per i quali si preferiva usare gli anticorpi monoclonali”.



PAXLOVID USATO DI PIÙ IN EMILIA ROMAGNA, LAZIO E TOSCANA

Nell’ultimo aggiornamento Aifa la distribuzione di Paxlovid in farmacia registra un incremento dell’81,99%. Sono 4.022 i trattamento avviati per pazienti non ospedalizzati, con un incremento di 1.812. Le Regioni che lo stanno usando di più sono Emilia Romagna (602), Lazio (573) e Toscana (569). Per Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), è comunque un “segnale molto positivo” che conferma tra le altre cose “l’apporto fondamentale dei farmacisti a tutela della salute dei cittadini anche in questa nuova fase della pandemia”.



La distribuzione dei farmaci antivirali dal farmacista di prossimità avviene in modo del tutto gratuito, senza alcun onere per il Sistema sanitario nazionale. Ma l’esperienza di Paxlovid conferma anche la necessità di ampliare il ricorso al regime della distribuzione per quei farmaci che non necessitano del monitoraggio ospedaliero, “coerentemente con il rilancio delle cure di prossimità e a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini”, ha concluso il presidente di Fofi.