Sospeso l’uso del farmaco antivirale molnupiravir, utilizzato contro il virus Covid-19. Lo stop è stato disposto dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ed è stato comunicato sul sito in una nota che spiega come “Nella seduta della Commissione tecnico scientifica (Cts) del 10 marzo 2023, è stato deciso di sospendere l’utilizzo del medicinale antivirale Lagevrio* (Molnupiravir) a seguito del parere negativo formulato dal Comitato per i medicinali a uso umano Chmp dell’Agenzia europea del farmaco Ema in data 24 febbraio 2023, per la mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri“.
Questa è dunque la motivazione fornita dall’Aifa per spiegare la decisione di sospendere l’uso della pillola contro il Covid molnupiravir dell’azienda Merck Sharp & Dhome. Lo stop arriva nella giornata di oggi, 10 marzo 2023 ma, come si legge al termine della nota diffusa dall’Agenzia italiana del farmaco, “il provvedimento di sospensione di utilizzo sarà effettivo a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”, dunque non ha validità immediata ma occorrerà attendere le opportune tempistiche.
Molnupiravir, stop da parte dell’Aifa: “non ci sono problemi relativi alla sicurezza”
Stop al farmaco antivirale contro il Covid-19 molnupiravir, l’Agenzia italiana del farmaco Aifa nel proprio comunicato ha precisato con chiarezza che il motivo è da ricercarsi nella “mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri” mentre sottolinea che “non sono stati rilevati particolari problemi di sicurezza collegati al trattamento”. La pillola molnupiravir non è dunque stata sospesa perché ritenuta non sicura per il trattamento del Covid-19.
L’Aifa nella sua nota ha inoltre ricapitolato che il farmaco antivirale “molnupiravir era stato inizialmente reso disponibile, per il trattamento del COVID-19 lieve-moderato, tramite autorizzazione alla distribuzione in emergenza ai sensi del’Art.5.2 del DL 219/2006 (Decreto Ministeriale del 26 novembre 2021 e successive proroghe)”. Almeno fino alla decisione odierna di procedere alla sospensione di questo trattamento, messo a punto dalla Merck Sharp & Dhome
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