Airport ’80, diretto da David Lowell Rich

Venerdì 17 novembre, alle ore 16,25, Rete 4 manda in onda Airport ’80, un film drammatico di genere catastrofico, di produzione statunitense del 1979. La regia è di David Lowell Rich, autore complessivamente di otto pellicole dal 1958 al 1979 e undici lavori per la televisione, premiato come miglior regista ai Primetime Emmy Awards. Si tratta dell’ultimo capitolo della saga “aerea” che comprende 4 film, di cui il primo, Airport, è datato 1970.



Nel cast recita anche il bravissimo e affascinante Alain Delon, francese con passaporto svizzero, candidato all’Oscar per Il Gattopardo di Luchino Visconti nel 1964, premiato per la brillante carriera ai David di Donatello nel 1972 e con la Palma d’oro, proprio per il prestigio dimostrato, nel 2019 al Festival di Cannes. Insieme ad Alain Delon recitano Susan Blakely, Robert Wagner, Sylvia Kristel e George Kennedy, premiato con l’Oscar come miglior attore non protagonista per la pellicola Nick mano fredda nel 1968.



La trama del film Airport ’80: un attentato a più riprese

La trama di Airport ’80 si sviluppa intorno a un Concorde pilotato da Paul Metrand, interpretato da Alain Delon, che è il capitano, insieme a Joe Patroni. Quando decolla, deve dirigersi dagli Stati Uniti verso la Russia, punto di destinazione del volo inaugurale previsto per Mosca, dove si terranno di lì a breve i Giochi delle Olimpiadi del 1980.

La storia diventa interessante nel momento in cui emerge che a bordo c’è Maggie Whelan, una celebre giornalista che scopre una notizia piuttosto scottante. La professionista ha avuto una relazione con un certo Kevin Harrison, affarista di grande successo, che sarebbe però coinvolto nel commercio delle armi. Harrison viene a sapere della presenza di Maggie Whelan sul Concorde e prende la decisione drastica di ordinare l’abbattimento del velivolo, sperando di eliminare la giornalista e sbarazzarsi di tutti i problemi.



Il Concorde viene bersagliato con un missile da terra ma fortunatamente l’arma non riesce a raggiungere l’aereo. Intervengono addirittura due aeroplani militari americani per intercettare il razzo. L’uomo d’affari, tuttavia, non si ferma al primo tentativo. Quando il Concorde sta per arrivare in terra francese, dunque, viene attaccato da un caccia. I Mirage, però, evitano il peggio e il Concorde atterra nella capitale.

La partenza per la Russia è prevista per il giorno successivo e Harrison ci riprova, sabotando il portellone dei bagagli. L’aereo ne esce danneggiato ma il pilota è abilissimo a portare tutti in salvo atterrando in via emergenziale sulle Alpi.

Harrison non riesce dunque a portare a termine il piano per eliminare l’amante e ci sarà un colpo di scena che riguarda il destino dell’affarista. La giustizia, infatti, sarebbe pronta a fare il proprio corso, ma il trafficante di armi non è affatto intenzionato a sottoporsi alla legge…