John Bolton, ex consigliere per la Sicurezza nazionale di Donald Trump ed ex ambasciatore Usa all’Onu con George W. Bush, ha pubblicamente ammesso di avere contribuito all’organizzazione da parte degli Stati Uniti d’America di golpe all’estero, scatenando la reazione furiosa di numerosi altri Paesi del mondo, tra i quali Russia, Cina, Turchia, Bolivia e Venezuela. Una rivelazione choc, emersa in occasione di un’intervista concessa alla Cnn e nella quale Bolton ha affermato che l’attacco al Capitol Hill, datato 6 gennaio 2021, “non fu un colpo di Stato attentamente pianificato. Come persona che ha aiutato a fare colpi di Stato, non qui ma in altri posti, questo richiede un sacco di lavoro e non è certo quello che ha fatto Donald Trump”.



Immediatamente, le dichiarazioni di Bolton hanno innescato un inevitabile effetto domino a livello internazionale. Emblematica, in tal senso, la reazione della Russia, con Maria Zakharova, ministro degli Esteri, che ha prontamente chiesto un’indagine internazionale, rimarcando che “è importante conoscere in quali altri Paesi gli Stati Uniti hanno pianificato colpi di Stato”. Il portavoce del Ministero degli Esteri della Cina, Wang Wenbin, ha commentato: “Non è una sorpresa. L’ammissione mostra semplicemente che interferire negli affari interni di altri Paesi e rovesciare i loro governi è diventato una prassi del governo Usa”.



JOHN BOLTON AMMETTE L’ORGANIZZAZIONE DI GOLPE DA PARTE DEGLI USA: LE REAZIONI DEL MONDO

Alle frasi di John Bolton ha risposto anche l’ex presidente boliviano Evo Morales, twittando che le frasi dell’ex consigliere di Donald Trump “sono il peggior nemico della democrazia e della vita”. Scrive inoltre l’ANSA che “in Turchia un giornale locale pro Erdogan ha legato le ultime dichiarazioni dell’ex consigliere per la Sicurezza nazionale Usa al fallito tentativo di rovesciare il governo di Ankara nel 2016, quando però non aveva cariche di governo”.



Va poi chiarito che Bolton non ha in alcun modo precisato in quali golpe è stato coinvolto ma ha menzionato il fallito tentativo di fare cadere il presidente venezuelano Nicolas Maduro nel 2019. Samuel Moncada, ambasciatore venezuelano all’Onu, ha twittato che “Bolton ha ragione, i colpi di Stato richiedono un sacco di lavoro. Per questo motivo ha fallito coi suoi agenti in Venezuela”.