Sulle colonne dell’edizione odierna del quotidiano francese “Le Monde” campeggia un’inchiesta interessante e, al tempo stesso, molto triste: aumenta sempre di più il numero degli studenti universitari bisognosi di aiuti alimentari in Francia. Il riferimento è, soprattutto, alla città di Lille, nella quale è stato istituito un servizio di distribuzione dei beni di prima necessità proprio ai piedi delle residenze universitarie locali. Un’iniziativa espressamente voluta dal direttore di queste strutture, Nicolas Pachy, che ha messo al corrente i suoi 150 “ospiti” di quanto da lui ideato mediante un’e-mail. La risposta è stata incredibile e ha portato alla luce del sole un problema che altrimenti sarebbe probabilmente rimasto sopito. Quando vedi che 90 ragazzi si sono iscritti, ti rendi conto che è un dato enorme, ha dichiarato Pachy. Dall’inizio del lockdown, l’università di Lille ha istituito in pochi giorni queste nuove distribuzioni ai piedi delle residenze studentesche, con la collaborazione dei partner associativi del mondo dell’emergenza, come la Croce Rossa e il Soccorso Popolare.



AIUTI ALIMENTARI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI: NUMERI DRAMMATICI

Indubbiamente, gli aiuti alimentari rappresentano una soluzione apprezzata dagli studenti universitari di Lille, che hanno risposto presente in massa all’iniziativa: complessivamente, sono stati più di 2mila i ragazzi identificati in difficoltà e sostenuti attraverso varie tipologie di contributi (200 euro erogati all’inizio del confinamento, 50 euro di gift card da spendere presso i supermercati Carrefour, pacchi alimentari). Per non parlare delle centinaia di studenti che si rivolgono all’università durante il loro percorso. Ci sono poi centinaia di futuri laureati che vedono in bilico la possibilità di mantenersi attraverso i canonici lavoretti estivi, spesso e volentieri individuabili con facilità nel settore della ristorazione: la crisi economica generata dal Coronavirus ha colpito anche bar, ristoranti, tavole calde, sempre più in difficoltà nel ripartire e nell’assumere personale. Messa in questi termini, la situazione pare essere davvero disperata e l’auspicio è che queste forme di aiuti alimentari possano protrarsi nel tempo per fornire un valido supporto a questi giovani.

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