MANOVRA PER LE FAMIGLIE: IL PIANO DEL GOVERNO MELONI CON AIUTI AI CHI FA FIGLI
Lo aveva detto solo qualche giorno fa la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata dal direttore del “Corriere” Lorenzo Fontana al “Il tempo per le donne”: «Siamo assolutamente convinti che il tema della natalità deve rimanere uno dei temi centrali della manovra. Il lavoro è un altro dei temi centrali. E le due cose devono poter camminare insieme». E così nei mesi decisivi per la formulazione della Manovra di Bilancio 2024, il Governo lancia il suo piano di aiuti per le famiglie già anticipato negli scorsi mesi dal pacchetto di misure della Lega per detrazione e sgravi a chi fa più figli.
La leader FdI ne è convinta in quanto «noi viviamo in una dimensione nella quale abbiamo bisogno di figli. È anche un tema economico, ne abbiamo discusso tante volte. Non torno sui dati abbastanza drammatici sui quali ci confrontiamo. Viviamo anche in una società nella quale è difficile cavarsela nelle famiglie monoreddito». Dall’assegno unico più sostanzioso all’abbassamento delle tasse, dal congedo parentale fino ai benefit non tassati: sono tante le misure ipotizzate dall’esecutivo per farle entrare in una Manovra molto complessa in quanto, come spiegato dal MEF, si dovrà giocoforza valutare bene tutte le spese in quanto i “cordoni della borsa” sono tutt’altro larghi.
AIUTI ALLE FAMIGLIE, ECCO TUTTE LE MISURE IPOTIZZATE DAL GOVERNO IN MANOVRA
I tecnici del Ministero dell’Economia, su impulso del Ministro Giancarlo Giorgetti, dall’estate sono al lavoro per produrre misure atte a ridurre il peso fiscale sulle famiglie italiane: ecco qui di seguito, in “pillole”, le principali misure studiate da MEF e Palazzo Chigi per portare aiuti concreti alle famiglie a partire dall’anno 2024.
Assegno unico
In primo luogo si valuta un incremento dell’assegno unico familiare per tutte le famiglie che hanno il secondo o il terzo figlio. Complessivamente il governo è disposto a investire fino a 3 miliardi di euro, potenziando l’Assegno da 8,5 a 9,5 miliardi di euro annui, riportano fonti di Governo al “Giornale”: nella Manovra dello scorso anno veniva riconosciuta una quota extra dal quarto figlio in poi, nel 2024, invece, i benefici scatterebbero dal terzo figlio. Per i bonus invece – che attualmente riguardano le famiglie col terzo figlio – potrebbero scattare già dal secondo. «Abbiamo deciso di affrontare il tema della crisi della famiglia in tutti i suoi aspetti in primis il calo demografico. Abbiamo solo il 30 per cento di famiglie con figli, un altro 30 per cento è di famiglie monoparentali, con una serie di bisogni sui quali lo Stato dovrà far fronte e un 30% di famiglie senza figli», ha commentato la Ministra della Famiglia Roccella confermando la centralità del tema sui figli in Manovra.
Fringe benefit
L’idea del MEF è quella di porre una certa “finanza creativa” per quanto riguarda l’operazione “fringe benefit” atta a sostenere i redditi delle famiglie: si valutano da 256 euro fino a 3mila euro per i lavoratori con figli. Occorre coinvolgere le aziende private – scrive oggi “La Verità” – sfruttando i margini per interventi “creativi” avallati dall’Europa per sostenere i numeri traballanti della natalità in Italia. In sostanza, alle aziende che incassano contributi verrà chiesto di riconoscere il benefit da 3mila euro massimo per i genitori che hanno almeno due figli. Se padri e madri lavorano entrambi – proprio nell’ottica di favorire non solo la natalità ma anche il lavoro femminile – «potranno entrambi ottenere dal proprio datore di lavoro privato il bonus per coprire i costi delle bollette elettriche, l’iscrizione ai corsi di studio, voucher per la spesa, retta dell’asilo», scrive il focus di Antonio Castro per “La Verità”.
Carrello della spesa calmierato
Dal 1 ottobre il Governo ha avviato il nuovo “paniere tricolore” con l’iniziativa del Ministro del Made in Italy Adolfo Urso: si tratta del patto raggiunto dopo mesi di dialogo con l’industria alimentare e dei beni di largo consumo per «offrire una serie di prodotti a prezzi calmi o ribassati durante il trimestre anti-inflazione, da ottobre a dicembre 2023».
Sostegni su benzina e bollette
Il Governo infine pensa già in Manovra di inserire nuovi aiuti alle famiglie per quanto riguarda l’aumento gravoso di bollette e benzina: è stato già avviato un confronto con tutte le parti per capire che tipologia di sostegni e aiuti inserire nella Finanziaria, tenuto conto che per il momento sembra esclusa la strada del “congelamento” della accise. Per le bollette si pensa ad un nuovo bonus destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito: sul caro-benzina, il Governo valuta un bonus carburanti per i redditi più bassi.