Come sappiamo molte imprese italiane, in assenza di una politica contro l’emergenza del caro energia che sta togliendo i margini di profitto alle aziende, facendole indebitare, hanno deciso di chiudere e di mettere i lavoratori in cassa integrazione. In effetti in questa situazione conviene più non produrre ed evitare la stangata delle bollette.



Aiuti alle imprese: rateizzazione bollette

Per questo motivo il governo ha deciso di aumentare la manovra finanziaria per le imprese residenti in Italia da due a cinque miliardi di euro. Si tratta di una rateizzazione in 36 e rate mensili delle somme eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. La rateizzazione quindi dovrebbe decadere in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive.



Ne abbiamo parlato ieri per quanto concerne le misure in bozza all’interno del decreto aiuti quater varato dal governo Meloni. La rateizzazione comunque delle bollette non consente alle imprese e agli operatori energetici di ottenere la liquidità necessaria per pre-acquistare l’energia e quindi si tratta di una misura che potrebbe non funzionare.

Il governo Meloni oltretutto stava pensando di estendere la rateizzazione anche alle famiglie, se così fosse ciò non riuscirebbe a fermare la mancanza di liquidità che gli operatori del settore hanno bisogno. Ad ogni modo, dalle prime bozze del decreto aiuti quater, si evince che la rateizzazione interviene soltanto per i consumi riferiti nel periodo che va dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.



Dl aiuti quater: 5 miliardi alle imprese

In realtà non è chiaro se questa scelta potrà realmente aiutare le imprese a sostenere il rincaro dei prezzi dato che le bollette sono ormai decuplicate. Sicuramente però un sussidio statale per queste aziende, misto alla possibilità di rateizzarla in 36 mesi potrebbe garantire almeno la sopravvivenza di quelle aziende che stanno comunque resistendo in attesa del calo del prezzo del gas.

Quest’ultimo infatti è calato sia nel mese di ottobre che nel mese di novembre ma non si sa se il prezzo continuerà a scendere. Molto dipenderà infatti dalla scelta internazionale in tema di politica energetica e di gestione del prezzo. Essendo ormai tramontato il Press CAP sul gas si attende la riunione del Consiglio Europeo dell’energia del 25 novembre prossimo.