Certo dall’amministrazione Trump nessuno si sarebbe aspettato questo genere di aiuto a una categoria che lo ha sempre contestato, quella dei musicisti rock, così come il loro pubblico. Una pioggia di milioni di dollari per molti gruppi rock, finanziamenti PPP ovvero di partenariato pubblico-privato per aiutare il mondo dello spettacolo tra quelli più colpiti dalla pandemia coronavirus. Attenzione, non sono soldi che vanno a delle star già milionarie (tra gli altri riceveranno dollari gente come gli Eagles, i Pearl Jam e i Guns ’n Roses), ma chi lavora normalmente per loro, tecnici e staff.
COLLABORAZIONE STATO-PRIVATO
Tutta gente rimasta a casa senza lavoro con il blocco dei concerti. Si tratta di una parte del cosiddetto “Care Act”, gli aiuti governativi per la piccola e media impresa, un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato, cosa che in Italia è quasi sempre impossibile fare. Tra l’alto da noi il mondo dello spettacolo non ha ricevuto quasi alcun aiuto. In questo modo invece gli Eagles potranno salvare 50 posti di lavoro tra tecnici, elettricisti, addetti alle luci e al suono. In America il mondo della musica rock muove a sua volta milioni di dollari e impiega migliaia di persone che senza questo aiuto si sarebbero trovati in bancarotta.