Hibatullah Akhundzada è il nuovo leader dell’Afghanistan. Il suo nome è stato confermato ieri dalla Commissione Cultura del movimento e si tratta del terzo leader talebano dal 1994, il secondo a salire al vertice del Paese. Il primo in ordine cronologico era stato Omar, il fondatore degli studenti del Corano, mullah-guerriero di cui non si conosceva neppure il volto. Akhtar Mohammad Mansour fu il suo successore, ma fu nominato in esilio e morì in quel contesto.



Fu quest’ultimo a indicare il nome Hibatullah Akhundzada come successore nel suo testamento. D’altro canto, mullah Hibatullah piaceva a tutti, perché non spaventava nessuno. Come riporta “Il Corriere della Sera”, quando venne confermato, convinse tutti ad accettare il patto di Doha del 2020 con Washington. Per il resto, Akhundzada dovrebbe mostrarsi in pubblico a breve: “Rispetto ai predecessori – ha affermato il Corriere –, ha scarse credenziali militari. In compenso è considerato un esperto di sharia, la legge islamica, e purtroppo non c’è nulla di rassicurante nella sua visione dell’Islam”.



AKHUNDZADA PROMUOVEVA LA LAPIDAZIONE PER LE ADULTERE  E IL TAGLIO DELLE MANI: ORA…

Nel corso del primo Emirato islamico, conclusosi nel 2001, Akhundzada si trovava ai vertici del sistema giudiziario e incentivava la lapidazione per le adultere e il taglio delle mani per i ladri. Inoltre, nel periodo dell’esilio la sua interpretazione della sharia si è avvicinata ai modelli suicidari iraniani, poi emulati da Al Qaeda. Ancora “Il Corriere della Sera” rammenta che “nei primi anni dopo il 2001 Akhundzada aveva scelto di rinunciare a incarichi politici per reclutare volontari per azioni suicide in diverse madrasse, scuole coraniche, pachistane, dimostrando di credere a quel che predicava”.



Uno dei suoi figli maschi, diventò addirittura shahid e, “nella provincia di Helmand, terra di oppio e di feroci battaglie con il contingente britannico, si fece esplodere come una bomba umana. Aveva 23 anni. Il gesto del ragazzo ha contribuito all’ascesa di Akhundzada nel Consiglio talebano”. Adesso è lui il nuovo sovrano dell’Afghanistan.