L’Isis si è subito riorganizzato dopo la morte del leader supremo Abu Bakr al-Baghdadi, e del suo braccio destro. Come riferiscono gli americani di Newsweek, citati da TgCom24.it, il successore del defunto capo sarebbe Abdullah Qardash. Un nome che circolerebbe all’interno dello Stato Islamico dalla scorsa estate, precisamente dal mese di agosto, e a sceglierlo sarebbe stato lo stesso al-Baghdadi, probabilmente conscio che l’esercito degli Stati Uniti era ormai prossimo a stanarlo. Qardash è alquanto sconosciuto ai media, visto che di lui si sa ben poco, se non che in passato sia stato un militare dell’esercito iracheno e che ha servito sotto l’ex dittatore dell’Iraq, Saddam Hussein. Robert Baer, ex agente della Cia, nonché grande esperto della questione Medio oriente e del terrorismo, ha riferito alla stampa che il successore di al Baghdadi “sarà sicuramente qualcuno più efficace e pragmatico, o forse più razionale. Le atrocità compiute da Al Baghdadi – ha aggiunto – hanno reso lo Stato islamico inaccettabile per la stragrande maggioranza de musulmani, anche per alcuni di quelli allineati su posizioni più radicali”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



DURANTE IL RAID USA CONTRO AL BAGHDADI MORTO ANCHE IL SUO VICE

Soddisfazione da parte dell’amministrazione Trump nell’annunciare la morte del potente e temuto leader dell’Isis, al Baghdadi. E gli Stati Uniti possono festeggiare doppiamente visto che, durante il raid Usa di ieri, è stato fatto fuori anche il numero due dell’Isis, il braccio destro di al Baghdadi, Abu Hassan al Muhajir. A comunicarlo sono state le forze curde attraverso il loro comandante, Mazloum Abdi, che sulla propria pagina Twitter ha fatto sapere: “al Muhajir era stato preso di mira nel villaggio di Ain al Baydah, vicino a Jarablus, in un’operazione coordinata tra le Forze democratiche siriane e quelle americane”. Durante la conferenza stampa di ieri, il presidente degli Stati Uniti ha spiegato che le truppe americane non metteranno più piede in Siria: “La Siria e la Turchia devono decidere per conto loro, non vogliamo tenere le nostre truppe lì per anni. Io voglio che le nostre truppe restino a casa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



UCCISIONE DI AL BAGHDADI, LA RUSSIA CHIEDE CHIAREZZA

Al Baghdadi è morto ma da Cremlino il raid Usa viene messo in forte dubbio: vengono ancora dalla Russia i grattacapi maggiori per Donald Trump, che pure aveva ringraziato Mosca dopo l’annuncio della morte del Califfo Isis (assieme a Siria, Turchia e Iraq). «Le forze armate russe non hanno informazioni affidabili sul raid delle forze speciali Usa nella provincia siriana di Idlib», spiega il generale Igor Konashenkov dal Cremlino, mentre aggiunge in una nota all’agenzia Ria Novosti «Il crescente numero di diretti partecipanti e paesi che avrebbero preso parte a questa ‘operazione’, ciascuno fornendo dettagli completamente contraddittori, solleva domande e dubbi legittimi sulla sua esistenza e in particolare sul suo livello di successo». Nel frattempo problemi interni sempre per Trump che nemmeno il tempo di annunciare la morte di Al Baghdadi che viene attaccato dalla leader dei Dem, la speaker Nancy Pelosi «La Camera deve essere informata su questo raid, di cui i russi ma non la leadership del Congresso è stata informata preventivamente. Le nostre truppe e i nostri alleati meritano una leadership da Washington forte, intelligente e strategica». Sul fronte lotta all’Isis invece il presidente Usa poco prima in conferenza stampa aveva annunciato di sapere quale fosse il successo di Baghdadi alla guida di Daesh «Conosciamo già il successore del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi, è già nei nostri sistemi». (agg. di Niccolò Magnani)



TRUMP ANNUNCIA “AL BAGHDADI È MORTO DA CODARDO”

«E’ morto dopo essere fuggito in un vicolo cieco, piangendo e urlando. Al Baghdadi si è fatto saltare in aria e ha ucciso tre dei suoi figli che erano con lui», ha annunciato con entusiasmo il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump poco fa in una conferenza stampa dalla Casa Bianca. Dopo la conferma del Dna, ora la piena conferma dagli Usa che chiudono così una ricerca serrata al Califfo Isis durata anni: «è morto come un codardo portando con sé 3 dei suoi bambini», ha sottolineato Trump convinto che «queste cose vanno dette, così anche i suoi seguaci possono capire chi era davvero il loro leader». Colpo durissimo allo Stato Islamico con l’America che per questa operazione arriva a ringraziare anche altri Paesi, sia nemici che alleati: «grazie a Siria, Turchia, Russia e Iraq per l’operazione, ora il mondo è un posto più sicuro», ha ribadito Trump poco fa da Washington. La sintesi prodotta con enfasi dal Presidente è stata ribadita anche poco fa nelle domande giunte dalla Casa Bianca, «Al-Baghdadi è morto dopo essere fuggito in un vicolo cieco. Era un uomo malato e depravato, violento ed è morto come un codardo, come un cane, correndo e piangendo». (agg. di Niccolò Magnani)

MINACCIA DELL’ISIS “JIHAD CONTINUA”

Sembra sempre più certa la morte di Abu Bakr al Baghdadi, il capo dell’Isis, e lo si capisce anche dalle reazioni dell’ultima ora proprio dello Stato Islamico. I social media e i siti internet legati al temutissimo califfato non hanno confermato la morte del loro capo, ma hanno invitato i seguaci di tutto il mondo, come scrive TgCom24.it, a “continuare la jihad anche se la notizia fosse vera” definendo poi il loro leader (forse) defunto, come “martire della guerra santa”. A comunicarlo attraverso Twitter è stata Rita Katz, direttrice del Site, spazio web che si occupa di monitorare il jihadismo su internet. Il generale Mazloum Abdi, il leader militare dei curdo-siriani, ha invece fatto sapere che quella che ha portato alla presunta uccisione di al Baghdadi è “Un’operazione storica e di successo grazie a un lavoro congiunto di intelligence con gli Stati Uniti d’America”. Il ministro della difesa turco, ha invece fatto sapere che “Prima dell’operazione nella provincia di Idlib, è avvenuto uno scambio di informazioni e un coordinamento tra le autorità militari di entrambi i Paesi”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

RAID CONTRO AL-BAGHDADI: 8 MORTI E DIVERSI FERITI

Continuano a giungere indiscrezioni in merito all’operazione che avrebbe portato alla morte del leader Isis, Abu Bakr al Baghdadi. Al momento il Pentagono non conferma l’uccisione del terribile capo dello Stato Islamico, sottolineando come siano in corso i test del dna, ma nel contempo le tv di mezzo mondo, in particolare quelle oltre oceano e arabe, stanno di fatto dando per certa la morte del terrorista. Secondo quanto spiegato da News arab, l’operazione che avrebbe portato all’abbattimento di al Baghdadi sarebbe stata portata avanti da una coalizione internazionale a guida Usa, con otto elicotteri, presso il villaggio di Barisha. Un’operazione lampo, come spesso e volentieri accade in azioni militari di questo tipo “mordi e fuggi”, della durata di circa un’ora e mezza, il tutto preceduto da un’importante lavoro di intelligence da parte della Cia. Durante l’attacco sarebbero morte nove persone, fra cui al Baghdadi e due mogli, e diversi sarebbero i feriti. Ricordiamo che alle 13:00 italiane, fra meno di due ore, parlerà Trump, e con grande probabilità ufficializzerà tutte le indiscrezioni di queste ultime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

AL-BAGHDADI POTREBBE ESSERE MORTO, FORSE UCCISO IN UN BLITZ USA

Il potente leader dell’Isis Abou Bakr al-Baghdadi, la persona più ricercata al mondo, è stato ucciso dalle forze armate Usa. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata confermata da più fonti in queste ultime ore, al punto che molti media la danno ormai per certa. A rendere la questione ancora più credibile, il sibillino comunicato della Casa Bianca, che ha spiegato che il presidente degli Stati Uniti farà a breve un annuncio molto importante ai media americani. Stando a quanto riferito dall’emittente a stelle e strisce, Cnn, l’esercito americano, assieme alla Cia, avrebbe localizzato al-Baghdadi nel nord della Siria, e il califfo sarebbe stato quindi ucciso. Fonti miliari di Fox News e Newsweek raccontano invece di come “un obiettivo di alto profilo dell’Isis” sia stato abbattuto durante un raid nella zona di Idlib.

FONTI IRACHENE: AL BAGHDADI E’ MORTO

A confermare la morte del leader dello Stato Islamico anche fonti della sicurezza irachena citate da diversi media di Baghdad. Come riferisce l’agenzia Nova, un funzionario avrebbe spiegato che “nostri uomini dell’intelligence presenti in Siria incaricati di dare la caccia ad al Baghdadi ci hanno confermato che il terrorista è stato uccisi insieme alle sue guardie del corpo a Idlib dopo che è stato scoperto il suo covo nel tentativo di portare la sua famiglia verso il confine turco”. Secondo altre fonti il leader dell’Isis non sarebbe stato ucciso, ma si sarebbe fatto esplodere dopo un breve scontro a fuoco con i soldati Usa, dopo che questi ultimi avevano individuato il suo nascondiglio. Al Baghdadi pare indossasse un giubbotto esplosivo, azionato per non farsi catturare. Assieme a lui vi erano anche due delle sue mogli, morte anche loro dopo l’esplosione. Trump parlerà alle ore 13:00 italiane: avremo la conferma o meno della morte di al-Baghdadi.