Al Bano Carrisi e la tecnologia: potremmo intitolare così lo scherzo a cui la figlia Cristel ha preso parte come “gancio” a Scherzi a parte. Ha infatti chiamato il padre per introdurli un fantomatico imprenditore, l’amministratore delegato di un’azienda tecnologica. Tutto ruota attorno ad un assistente domotico “Tata”, che praticamente darà il tormento all’artista pugliese. Niente viene lasciato al caso: viene realizzato anche uno spot ad hoc. La figlia che Al Bano ha avuto Cristel Carrisi ovviamente ha assecondato Scherzi a parte, pur non nascondendo qualche risata mentre il padre prende confidenza col prodotto.



Al Bano è stupito, ma questo stupore non dura molto, perché quell’esperienza tecnologica diventa poi un tormento per lui. In hotel, dove è stato ospitato, cominciano i problemi con l’assistente. «Allora non disturbare fino alle ore 18», comincia Al Bano, mentre l’assistente comincia a dare problemi.



L’INCUBO “DIGITALE” DI AL BANO CARRISI

Prima la musica metal a tutto volume, poi l’aria condizionata… «Hai bisogno di qualcosa? Accendo la tv? Hai bisogno di compagnia? Chiamo Marco Blasi?», continua a chiedere Tata. Un vero tormento per Al Bano Carrisi che non riesce a riposare. Neppure i comandi in inglese funzionano con Tata, la cui voce è praticamente quella di Cristel Carrisi. «Rompi abbastanza le scatole». Addirittura riceve una chiamata da “gattina maliziosa”, ma lui ha rifiutato. «Io sono stato calmo perché mia figlia mi ha proposto questa cosa, altrimenti avrei spaccato tutto. Non volevo far fare brutta figura a mia figlia», ha commentato il cantante di Cellino San Marco. La sua pazienza però è stata messa a dura prova tra musica a tutto volute, di tutti i generi, luci che si accendono e spengono, ordini di sushi mai ordinati… Nervoso a tal punto da non dare neppure la mancia quando gli arriva l’ordine.

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