Ad Al Bano Carrisi il compito di cantare l’Inno di Mameli prima dell’inizio della Finale di Coppa Italia 2024 tra Atalanta e Juventus, in programma allo stadio Olimpico di Roma. La notizia è stata prima annunciata dalla Lega di Serie A, poi sono seguite le dichiarazioni del cantante pugliese, il quale ha raccontato di non vedere l’ora di esibirsi, preannunciando che la performance sarà a cappella. Ma potrebbero non mancare sorprese. «Vediamo di tirar fuori qualche graffiata da artista», ha dichiarato a LaPresse, non sbilanciandosi con i paragoni riguardo le emozioni che si provano sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo. Quello che conta è emozionarsi, perché altrimenti «si chiude baracca» e perché con le emozioni si possono «fare le cose più belle e interessanti». Peraltro, si tratta di una nuova esperienza per Al Bano Carrisi, perché non gli era mai capitato di doversi esibire allo stadio per una partita di calcio. L’unico precedente sportivo risale al 2019, quando si esibì a Monza prima dell’inizio del Gran Premio di Formula 1.



Al Bano Carrisi ruberà la scena a Juventus e Atalanta prima della finale di Coppa Italia, visto che il prossimo 81enne canterà l’Inno di Mameli prima dell’inizio della partita, accompagnato dalla banda dei Carabinieri. Nella scorsa edizione fu Gaia a ricevere tale compito, prima di lei Annalisa, Sergio Sylvestre, Lorenzo Licitra, Noemi, Lodovica Comello, Lorenzo Fragola, Chiara Galiazzo, Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Arisa ed Emma.



AL BANO: “ODIO E VIOLENZA NON C’ENTRANO NULLA CON LO SPORT”

Nel corso dell’intervista a LaPresse, Al Bano Carrisi prima cantanre dell’inno di Mameli alla finale di Coppa Italia ha parlato anche del suo rapporto col calcio, spiegando di seguirlo, ma in modo sano. «Non sopporto quell’odio che esce innaturale o naturale quando si seguono le partite», ha precisato l’artista di Cellino San Marco. L’auspicio del cantante è che vinca sempre lo sport. A tal proposito, si è scagliato contro le violenze che in alcuni casi caratterizzano alcuni momenti sportivi: «Attaccare i pullman, bruciare le macchine, vedere botte in campo, tutte queste cose non c’entrano niente con lo sport. Io non vado a vedere una partita con quella ragione lì», ha concluso l’artista.



Un appello caduto nel vuoto quello di Al Bano Carrisi, visto che ci sono stati momenti di tensione in un tratto dell’autostrada A1 tra i tifosi della Juventus e dell’Atalanta che si stavano dirigendo a Roma per la finale di Coppa Italia: infatti, un centinaio di supporter delle due squadre si sarebbero insultati prima in un’area di servizio, arrivando poi allo scontro in un’altra.