Al Bano Carrisi “Mia figlia Ylenia scomparsa? Se Dio vuole così…”
Un dolore infinito quello che Al Bano Carrisi si porta dentro da quando la figlia Ylenia è scomparsa. Ne ha parlato a Verissimo, arrivando ad un certo punto a fermarsi per le lacrime che rischiavano di scendere sul suo volto. «Sei figli? Due ogni dieci anni, non è male. E devo dire che hanno una bella tempra, un bel carattere, si lasciano amare». Quando Silvia Toffanin le ha chiesto di Ylenia, il cantante ha spiegato: «Tanto prima o poi io lei ci incontreremo. Non so quanti saranno gli anni da vivere ancora, io mi auguro di arrivare a 100, ma comunque ti raggiungerò. Sappilo, e lo sai».
La scomparsa della figlia Ylenia è stata una lezione di vita per lui: «Io penso che dalle 24 ore capisci cos’è la vita. Qualche notte potrà essere anche burrascosa, ma arriva sempre l’alba. Questo è il simbolo della nostra vita. Ho avuto momenti straordinari, ma purtroppo ne ho avuti anche tragici. Bisogna imparare a non diventare vittime di niente. Dio vuole così? Lo accetto, custodisco bene sia la gioia che il dolore». Al Bano Carrisi ha provato a chiarire le origini della sua forza: «So che sono un motore umano che deve andare avanti, devo dare un esempio di positività ai miei figli. Piangere? C’è, ma è un fatto che riguarda me. So come andare avanti».
Al Bano Carrisi e il dolore per la scomparsa della figlia Ylenia
«È stata una breve, brevissima vita la sua», ha raccontato Al Bano Carrisi a Verissimo. Il cantante pugliese ha confidato di aver avuto delle sensazioni negative prima della scomparsa della figlia: «Io avvertivo qualche cosa mentre eravamo a New Orleans. Ho tentato di tutto per bloccare… Purtroppo non ci sono riuscito. Il destino comanda la vita. Non sono riuscito a fare quello che qualsiasi padre avrebbe fatto. Forze maggiori mi hanno impedito di fare ciò che avvertito. È l’unico grave rimpianto che ho dentro. Ma se il destino ha voluto così lo accetto». Al Bano Carrisi ha svelato che non voleva che la figlia partisse per il Belize, ma non poteva opporsi perché era maggiorenne, inoltre mostrava gli stessi atteggiamenti che aveva lui con suo padre. «Era maggiorenne e ha vinto lei. Mia figlia faceva gli stessi discorsi che facevo io, voleva fare un libro sugli homeless. Le dissi che aveva poco tempo per finire i suoi esami, lei mi disse che avevo una visione borghese e che non era come me. Questa cosa mi ricordò cosa dicessi a mio padre. La lasciai andare, ma mi rimase un amaro in bocca per quella partenza. Ma comunque… Mi fa male ogni volta. Mi piacerebbe poter dire tutto quello che penso, ma non ci riesco».