Al Bano, il cuore è sempre quello del contadino: “Ne vado orgoglioso!”
La prossima settimana potrebbe tenersi a Roma una sonora protesta da parte dei lavoratori agricoli, già denominata come la protesta dei trattori. Come riporta Adnkronos, ad unirsi alla voce dei lavoratori c’ha pensato Al Bano; il cantautore è cresciuto con valori che lo legano a quel tipo di attività, oltre ad essere proprietario ancora oggi di una grande azienda agricola. Intervenuto nel programma radiofonico “Un giorno da pecora”, ha dunque espresso il suo massimo sostegno ai lavoratori agricoli.
“Se andrei anche io a protestare con il trattore? Ti giuro che ci ho pensato ma non vorrei che si pensasse male, io sono contadino fino all’ultimo capello e ne vado orgoglioso. Però menomale che c’è il cantante che ha sempre salvato il contadino”. Al Bano, in virtù delle sue radici, ha dunque espresso vicinanza ai contadini per le loro proteste e, con un ruolo diverso, avrebbe anche partecipato. “Lo stato deve aprire gli occhi davanti a questa drammatica realtà”.
Al Bano e le proteste degli agricoltori: “Mi piacerebbe esserci…”
Sempre ad “Un giorno da pecora” – come riporta Adnkronos – Al Bano si è espresso in maniera particolarmente contrariata rispetto alle normative che hanno sollevato il malcontento degli agricoltori. “E’ gente che della campagna non sa un cacchio, ma niente. Vogliono salvare la poltrona e si inventano queste cose qua per andare contro coloro che la terra la amano, la curano e danno da mangiare ogni giorno a tutta Italia”. Il cantautore ha poi aggiunto: “Io non ne parlo tanto per parlarne, ne parlo perchè la vivo e so che se non ci fosse il cantante, il contadino Albano poteva fare la fame, come sempre l’ha fatta fino all’età di 17 anni…”
Tornando sulla protesta che potrebbe realizzarsi la prossima settimana a Roma da parte dei contadini, Al Bano ha dunque spiegato: “Mi piacerebbe esserci, mentalmente ci sarò senz’altro. Se sarò libero, sarò anche tra loro; una passeggiata la farò perché anche io vivo di campagna”. Il cantautore – sempre ad “Un giorno da pecora” – ha poi concluso citando un suo stesso brano presentato a Sanremo nel ‘71. “II bracciante taglia il grano, poi il pane non ce l’ha”.