Al Bano: il ricordo della figlia Ylenia
Al Bano, 80 anni il prossimo maggio, nella lunga intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera ha parlato anche della figlia Ylenia Carrisi, scomparsa nel 1994 a New Orleans. “Era una ragazza straordinaria. Studiava al King’s College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Venne a Mosca con noi e imparò un po’ di russo, la sera Romina e io andavamo a dormire e lei scendeva sulla Piazza Rossa a vedere il cambio della guardia al mausoleo di Lenin. Poi ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l’America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l’incontro fatale: gli homeless”, ha raccontato il cantante di Cellino San Marco.
Al Bano ha poi ricordato un episodio avvenuto a New Orleans: “A un tratto Ylenia cominciò a correre, e io dietro, lei gridava “fermate quell’uomo vuole farmi del male”, e quell’uomo ero io, gridavo “lasciatemi, è un problema di droga”. Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi”.
Al Bano, la scomparsa di Ylenia: “Ho ricostruito quella notte…”
La famiglia Carrisi andò poi a trovare Anne, zia di Romina e sorella di Tyrone Power. Ylenia sembrava più tranquilla ma al ritorno disse al padre di volere scrivere un libro e partì per il Belize, la patria degli homeless. Poi tornò a New Orleans. Al Bano ha sempre dichiarato che la figlia Ylenia è scomparsa nella notte di Capodanno del 1994, giorno stesso dell’ultimo contatto telefonico con la famiglia (a New Orleans, causa fuso orario, era ancora il 31 dicembre 1993). Anche se la titolare dell’hotel in cui Ylenia Carrisi alloggiava dichiarò di averla vista l’ultima volta il 6 gennaio 1994. Sulle pagine di Repubblica, Al Bano ha ricostruito le ultime ore di vita della figlia, che aveva solo 23 anni, la notte di Capodanno del 1994: “Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni… Ho interrogato l’ultima persona che l’ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò: non puoi stare qui. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse “io appartengo alle acque”, e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Lì capii che il guardiano stava raccontando la verità, perché Ylenia diceva quella frase da bambina prima di tuffarsi, e nuotava a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l’ha mai voluto accettare. Ma è andata così”.