Al Bano è stato intervistato stamane in collegamento con il programma di Rai Uno, Uno Mattina Estate. La prima domanda dallo studio è quale sia il segreto del suo enorme successo che continua indelebile da più di mezzo secolo: “Me lo chiedo ogni mattina e ogni sera, forse è il trionfo della semplicità, della normalità, oltre alle doti che sicuramente ci stanno visto che resisto da quasi 60 anni nell’ambito della musica leggera non solo nazionale”. Poi Al Bano ha aggiunto: “Sottolineo che sono anche io un cantautore di tantissimi grandi successi, perchè non mi si riconosce questa piccola particolarità?”. E ancora: “Ho fatto successi in Spagna, Sud America e molto altro, queste canzoni sono piaciute in tutto il mondo, dalla Russia all’Albania”.



Al Bano ha poi parlato dei sui sogni da bambino: “Quando ero bimbo odiavo la terra a tal punto che è stata la mia fortuna. Amo talmente tanto il canto e la musica, che ero attratto al tremila per cento da questa grande realtà, cosa che poi ho fatto con tutta la mia determinazione, semplicemente perchè avevo la benzina di chi deve fare questo mestiere, la passione. La terra l’ho davvero odiata, avevo capito fin da piccolo che era sinonimo di grande lavoro e di pochi guadagni. Me ne scappai a Milano e i soldi glieli davo io ai miei genitori facendo tutti i mestieri più umili. C’era una piccola scala e ho fatto tutti i gradini positivamente per poi raggiungere quello che ho raggiunto”.



AL BANO: “PUGLIA? NON SAPREI VIVERE IN NESSUN’ALTRO POSTO”

Poi ha continuato: “I miei genitori volevano un figlio lontano dalla campagna e io ho scelto fra le mie potenzialità quella migliore”. Sulla vita in Puglia: “Non saprei vivere in nessun’altra parte al mondo anche se ci ho provato, lì c’è la mia radice che è sacra, è bello parlare con gli amici di infanzia, le voci che mi ricordano chi eravamo e cosa facevamo”.

AL Bano e il fatto che i giovani d’oggi sembra che siano meno propensi a lavorare il weekend: “E’ un pessimo esercizio non sapere cosa sia la fatica, se trovi la fatica sbagliata poi ne paghi le conseguenze. Ho avuto un’ottima scuola a casa mia e cerco di trasferirla ai miei figli come è giusto che sia”. Prima di congedarsi Al Bano ha voluto commentare: “Mi è piaciuto tutto ciò che ho sentito, i confronti rendono migliori soprattutto alla ricerca di una positività di vita, e questo lo era. Mi sono goduto voi ma soprattutto mia figlia indifesa, ha una gran bella testa, ma non lo dico da padre ma da uomo che la osserva da quasi 35 anni, dico quasi perchè per anni è andata in America a fare la sua esperienza di vita che prima o poi dovrà raccontarmi. Ha fatto la sua università della vita che è indispensabile”.