Al Bano Carrisi è stato intervistato dai colleghi de “La Verità” e, come di consueto, le dichiarazioni rilasciate dall’amato cantante sono destinate a fare discutere. Alcuni giorni fa l’artista si è recato in piazza a Napoli con 500 sindaci a chiedere risorse per il Mezzogiorno: “Ho aderito alla proposta del mio amico Pino Aprile, che si batte contro le ingiustizie e contro quelle perpetrate contro il Sud. Sono sceso in campo come era giusto fare”. A cosa si riferisce Al Bano? “Al Sud doveva arrivare il 70% del denaro dell’Unione Europea, ma siamo già al 40%, che a questo punto mi chiedo se arriverà davvero. Dall’Unità d’Italia in poi, il Nord ha strappato quel che ha potuto da qui per pagare i suoi debiti”.
L’artista di Cellino San Marco ha tuttavia sottolineato che lui è un fautore dell’Italia unita, a patto che lo sia davvero, in quanto – parole sue – al Sud le tasse si pagano esattamente come al Nord, ma i treni viaggiano alla stessa velocità a cui viaggiavano nel 1961. “Tutti i conti sono a favore del Nord, il Sud è maltrattato. Il Nord lo amo, lì ho materializzato i miei sogni”. Quanto alle voci che lo vorrebbero in rotta con sua moglie, Loredana Lecciso, Al Bano ha sottolineato che si tratta dell’ennesima menzogna, che gli è toccato smentire.
AL BANO: “CAPISCO CHI FRENA SU ASTRAZENECA”
In merito alla questione vaccini, su “La Verità” Al Bano ha detto di essersi informato bene con un amico medico e di essersi sottoposto all’inoculazione del siero di Moderna, rimarcando tuttavia come capisca chi nutre dubbi nei confronti del preparato di AstraZeneca: “Sono successi un po’ di guai. In fondo la vita è la nostra, non un gioco”. Nel mondo dello spettacolo, peraltro, ci sono tanti “no vax” e si tratta anche di nomi importanti, ma il cantante di Cellino San Marco non ha voluto fare i loro nomi, limitandosi a un nuovo, accorato appello: “È indispensabile vaccinarsi. Ancora ricordo il dottore di Cellino che ci metteva in fila, scolaretti alle elementari, per l’anti-vaiolo. Ci salvò la vita”.
Per quanto concerne la politica italiana, Al Bano valuta Silvio Berlusconi un suo ottimo interprete, al quale però “non hanno permesso di lavorare fino in fondo”, mentre a Sinistra apprezza Nichi Vendola, il quale “ha portato il grande cinema in Puglia e l’ha promossa come ho sempre fatto anche io”. Programmi per il futuro? “La grande festa che voglio fare quando sarà morto il virus, con una grande bara in una fossa”.