Al Bano e la guerra tra Russia e Ucraina: il sogno di cantare per la pace

Al Bano, a distanza di due anni dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, eleva la sua voce e si dice pronto a tenere un concerto in favore della pace. Il cantautore di Cellino San Marco, intervistato da AdnKronos, ha ribadito la necessità di cessare il conflitto e riportare la serenità tra i popoli, dicendosi disposto a contribuire attraverso la sua musica: “Sono pronto per esibirmi in un ‘Concerto della Pace’: ho cantato più volte, sia in Russia sia in Ucraina, a Mosca come a Kiev e in tante altre località. E non vedo l’ora di tornare in quei luoghi e fra quella bellissima gente“.



Il suo obiettivo è quello di esibirsi sia in territorio russo sia ucraino, con l’obiettivo di unire i due popoli nel segno della sua musica. La sua idea, per questo motivo, è quella di tenere un doppio concertonella Piazza Rossa di Mosca davanti al Cremlino e nella piazza principale di Kiev…“.



Al Bano: “Sarò in prima linea in un Concerto della Pace

Il sogno di Al Bano è dunque quello di esibirsi e cantare in favore della pace. Sempre all’AdnKronos, il cantante rivela di aver già ricevuto alcuni inviti e ribadisce la sua presa di posizione nel conflitto: “Ho già ricevuto diversi inviti, per ora soltanto dalla Russia e non dall’Ucraina. Io amo il popolo russo, ma prendo le distanze da chi ha voluto iniziare questa assurda guerra“. Ma quando potrebbe concretizzarsi l’ipotesi di questo doppio concerto? “Mi sto già allenando da tempo per questo concerto, aspetto la fine di questa maledetta guerra e il momento in cui si potrà tornare a cantare. Io sarò sicuramente in prima linea in un Concerto della Pace“.



Al Bano, infine, sottolinea nuovamente la necessità della pace e si scaglia contro i massacri e le morti che questa guerra sta provocando: “Mi unisco alla voce di tutto il mondo, all’auspicio internazionale che chiede pace tra Russia e Ucraina, perché una cosa è certa: questa guerra farà male a chi la perderà ma anche a chi la vincerà. E fa male a tutti coloro, noi compresi, che sono costretti ad assistere a questa ennesima tragedia per l’umanità, a questa esaltazione della violenza e della morte, che porta soltanto disgrazie, lutti e rovine“.