Sayyid Badr Al Busaidi, Ministro degli Esteri in Oman, non ha dubbi: la pace in Palestina è più vicina del previsto e la soluzione al conflitto tra Israele e Gaza, esiste. A dirlo è proprio il politico, braccio destro del Sultano Haitham Al Said, ad oggi unico politico di un Paese arabo a esporsi. Per il ministro, la colpa è di Israele e Hamas è un gruppo partigiano. Il suo Paese è ormai una sorta di “cuscinetto” in Medioriente: è amico di tutti e conta una linea diretta persino con un Paese difficile come l’Iran.



Al Sole 24 Ore, Al Busaidi racconta: “Abbiamo una tradizione di neutralità: il nostro Paese non ospita nessuna base militare di nazioni straniere. Ma essere neutrali non vuol dire non prendere posizione. Occorre fermare la carneficina a Gaza. Israele è l’aggressore: la sua risposta è stata sproporzionata ma i media occidentali sono manipolati. È interesse di tutti i Paesi una de-escalation”.



“Inclusione di Hamas per far finire la guerra”

La Lega Araba, spiega Sayyid Badr Al Busaidi, “ha già condannato Hamas”. La soluzione, per il politico dell’Oma, c’è: “Di sicuro l’invasione di terra a Gaza non è una soluzione. Trasformerebbe una situazione già complicata di suo in una ancora di più. La soluzione esiste già, da molto tempo: è quella dei “Due Stati” delle Nazioni Unite”. Secondo il ministro degli esteri, “quella di Gaza è una guerra che Israele non può vincere”.

Secondo il Ministro degli Esteri in Oman, “occorre ricordare la storia: la nuova crisi del 7 ottobre è iniziata molto prima”. La risposta, secondo lui, è “accogliere Hamas al tavolo dei negoziati e riconoscerlo come soggetto”. Non si tratterebbe, a suo dire, di terroristi: “È un movimento nazionale di resistenza contro gli invasori”. Anche qui, non perde occasione per citare la storia: “Fino alla Guerra del Golfo (1991) anche l’OLP (l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina di Yasser Arafat, ndr) era considerata un’associazione terrorista, poi sono stati riconosciuti e questo ha portato alla pace (l’accordo di Oslo del 1993, ndr). Ci vuole l’inclusione di Hamas per far finire la guerra”.