Al Jaazera riprende il lavoro giornalistico del reporter Fausto Biloslavo dedicato ai volontari italo-israeliani che si sono arruolati nell’IDF per combattere Hamas. Nel servizio c’è la testimonianza di un giovane parà italiano che combatte in Israele, dicendo che, come lui, ce ne sono vari. In fondo al video anche le dure parole di condanna nei confronti dell’Italia che ad Agorà su Rai 3 ha di recente utilizzato l’ex ministro della Sanità di Hamas e attuale capo del Consiglio per le relazioni internazionali dell’organizzazione a Gaza, Basem Naim.



“Purtroppo, il governo italiano ha scelto ancora una volta la destra, la parte destra della storia. È un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo” aveva affermato. Il timore, spiega Al Jazeera, è che i contenuti di questo genere possano incentivare una sorta di caccia alle identità dei soldati che si sono arruolati con l’IDF. Il ruolo svolto dall’emittente qatariota è finito nel mirino della critica: questo infatti coprirebbe il conflitto israelo-palestinese con una linea filo-Hamas.



Al Jazeera “portavoce della propaganda” di Hamas: la minaccia

Il Ministro delle comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha annunciato nelle scorse ore che la decisione di chiudere l’ufficio stampa locale di Al Jazeera a Gerusalemme è in attesa dell’approvazione del Ministro della difesa del Paese. “Dopo la sua approvazione, che dobbiamo ancora ricevere, la richiesta sarà portata al Gabinetto di sicurezza per la decisione finale”, ha dichiarato Karhi al Times of Israel, dopo aver più volte definito Al Jazeera “un portavoce della propaganda” dei gruppi militanti nella Striscia di Gaza che il 7 ottobre hanno invaso il sud di Israele uccidendo più di 1.400 persone.



Le accuse più gravi riguarderebbero però una vera e propria attività di spionaggio e incitamento alla violenza svolta dai dipendenti della tv Al Jazeera, nelle ultime settimane. Questa avrebbe esposto i soldati israeliani ad attacchi da parte di Gaza. Alla Radio dell’Esercito israeliano, Karhi ha detto che la televisione “incita contro i cittadini di Israele”. A metà ottobre, il governo israeliano ha approvato un regolamento d’emergenza che gli consente di chiudere temporaneamente le emittenti di notizie straniere, qualora ritenga che esse stiano danneggiando la sicurezza nazionale. Al Jaazera è tra queste.