Decisamente d’impatto la proposta di un parlamentare britannico, tale Tom Tugendhat, in merito al vaccino anti-covid: secondo lo stesso, chiunque non si vaccinerà nei mesi a venire potrebbe non andare a lavorare. Secondo Tugendhat ai lavoratori del Regno Unito non dovrebbe quindi essere permesso recarsi sul luogo di lavoro se non dopo aver ricevuto il vaccino anti-covid, ovviamente, quando questo sarà disponibile. «Se la vaccinazione funziona e se siamo sicuri che sia sicura – le sue parole riportate da zerohedge.com – e tutte le indicazioni finora sono buone, allora posso sicuramente vedere il giorno in cui le aziende dicono: ‘Guarda, devi tornare in ufficio e se non sei vaccinato non entri’». Le sue dichiarazioni sono state rilasciate nella giornata di lunedì, e nel giro di poche ore hanno fatto il giro del web, arrivando anche in Italia. «E posso certamente vedere luoghi sociali che chiedono certificati di vaccinazione», ha proseguito Tugendhat, facendo chiaramente capire come, nel 2021, non è da escludere che luoghi pubblici chiedano appunto l’effettiva vaccinazione per permettere l’accesso.
“AL LAVORO SOLO COL VACCINO, E SUI MEZZI PUBBLICI…”
Tugendhat è un conservatore, presidente della commissione per gli affari esteri del governo Boris Johnson, e ha ricordato come già in passato sia accaduto qualcosa di simile: «Ricordo quando viaggiavo un po’ più di adesso, quando vai in alcuni paesi dovevi mostrare un certificato per la febbre gialla e se non avevi un certificato per la febbre gialla non ti era permesso nel paese e quello era quello. Non ci sono stati dibattiti, né appelli, né ulteriori richieste – ha proseguito – e posso vedere una situazione in cui sì, ovviamente sei libero di non fare il vaccino, ma ci sono delle conseguenze». Tugendhat, proseguendo nell’esternazione della sua tesi, pensa anche che il vaccino possa essere un lasciapassare per i mezzi pubblici: «Dipenderà da quali sono i servizi pubblici, e chi e quando, quindi non vorrei iniziare a fare previsioni». Ovviamente il parlamentare britannico è propenso per la libera scelta, ma il suo consiglio è di sottoporsi alla cura una volta che sarà disponibile: «Sei libero di non fare il vaccino, ma ci sono delle conseguenze. Ma penso che se le cose si dimostrano sicure, rifiutarle quando avranno un effetto più ampio sull’intera società avrà conseguenze».