L’Alabama potrebbe diventare il primo stato americano a compiere l’esecuzione di un detenuto facendogli respirare azoto puro. L’ufficio del procuratore generale dell’Alabama venerdì ha chiesto alla Corte Suprema Usa di fissare una data per giustiziare Kenneth Eugene Smith mediante ipossia di azoto, metodo di esecuzione che è stato approvato per legge in tre stati, ma mai usato. L’Alabama lo aveva autorizzato nel 2018 a causa della carenza di farmaci usati per effettuare iniezioni letali, ma non l’ha ancora usata come Oklahoma e Mississippi.



L’ipossia da azoto si causa costringendo il detenuto a respirare solo azoto, che costituisce il 78% dell’aria inalata dagli esseri umani, privandolo quindi dell’ossigeno. Si tratta di un gas inerte, di per sé innocuo se inalato con l’ossigeno. Invece, se respirato da solo, causerebbe un rapido svenimento del condannato a morte a causa della mancanza di ossigeno, mentre la morte sopraggiungerebbe nell’arco di pochi minuti. I sostenitori di questo metodo teorizzano che sia indolore, ma gli oppositori potrebbero dar vita a battaglie legali sulla costituzionalità del metodo.



“METODO MAI PROVATO E USATO PER GIUSTIZIARE QUALCUNO”

Il gruppo di difesa legale Equal Justice Initiative, che si è occupato di questioni relative alla pena di morte, ha dichiarato che l’Alabama ha una storia di «esecuzioni e tentativi di esecuzione falliti e imperfetti» e ritiene che «sperimentare un metodo mai utilizzato prima è un’idea terribile». L’avvocato Angie Setzer, legale senior del gruppo, ha aggiunto: «Nessuno stato nel paese ha giustiziato una persona utilizzando l’ipossia di azoto e l’Alabama non è nella posizione di sperimentare un metodo completamente non provato e inutilizzato per giustiziare qualcuno». Lo stato ha ripreso le iniezioni letali il mese scorso.



Kenneth Eugene Smith era uno dei due uomini condannati per l’omicidio su commissione del 1988 della moglie di un predicatore. Per il procuratore generale Steve Marshall è arrivato il momento di eseguire la condanna a morte. Lo stesso Smith, insieme ad altri detenuti dell’Alabama che cercano di bloccare le loro esecuzioni tramite iniezione letale, sostiene che debba essergli consentito di morire con ipossia di azoto. Ma ciò non vuol dire che i detenuti desiderino realmente essere messi a morte con la nuova procedura. Potrebbe, infatti, rientrare nelle consuete strategie legali per far rinviare le esecuzioni.

LA GENESI DELL’IDEA DI ESECUZIONE CON IPOSSIA DI AZOTO

Il metodo è stato suggerito per la prima volta da un professore di legge, Michael Copeland, come alternativa all’iniezione letale. Presentò uno studio a una commissione statale in Oklahoma nel 2014. Nessun altro Stato o nazione aveva usato il metodo e nessun professionista medico era disposto a collaborare all’analisi, quindi il suo team si basò sulle testimonianze di piloti che avevano sperimentato la privazione di ossigeno. Per Joel Zivot, professore associato di anestesiologia presso la Emory University di Atlanta, è «priva di fondamento» l’affermazione che l’inalazione di azoto rappresenterebbe una morte pacifica. Lo ha dichiarato a Scientific American.