Alain Satti, figlio di Bobby Solo, è intervenuto a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, nella mattinata di oggi, martedì 28 dicembre 2021. L’uomo, classe 1968, ha raccontato le difficoltà della sua infanzia, nella quale il cantante è stato poco presente: “Papà quando ero piccolo non c’era mai. Sono cresciuto con mio nonno Bruno, morto quando aveva undici anni. La sua scomparsa mi ha penalizzato tantissimo, in quanto mi sono sentito smarrito…”.



Purtroppo, in quel momento di confusione giovanile, più precisamente all’età di 19 anni, Alain Satti cadde nel tunnel della droga: “Le mie vulnerabilità mi hanno portato a militare all’interno di quelle che erano le proposte di quel periodo. Si iniziava con lo spinello piuttosto che con l’alcool, senza avere una guardia alta rispetto a quello che si incontrava. Nel periodo del militare gli eccessi aumentarono ed ebbi un incidente significativo: caddi sui binari del treno Roma-Ostia e a salvarmi fu un maresciallo in pensione. Fui ricoverato e la mia famiglia si allarmò. Mio padre Bobby Solo aveva una grande amicizia con Red Ronnie, che gli disse di andare da Vincenzo Muccioli a San Patrignano”.



IL FIGLIO DI BOBBY SOLO, ALAIN SATTI: “VOGLIO CHE LA MIA TESTIMONIANZA CONSENTA A TANTE FAMIGLIE DI USCIRE FUORI DAL TUNNEL”

A San Patrignano Alain Satti, figlio di Bobby Solo, è riuscito a lasciarsi alle spalle il problema della droga: “Ricordo benissimo il mio primo incontro con la famiglia, dopo un anno, come previsto dai protocolli della comunità. Voglio che la mia testimonianza a molte famiglie possa permettere di riuscire a uscire da questa situazione, da questo tunnel buio. Mio padre? Non lo posso incriminare, noi ci siamo ritrovati da adulti, da padri di famiglia e non ho mai attribuito colpe specifiche ai miei genitori”.



Infine, Alain Satti ha chiarito che “i miei genitori erano i precursori di questa epoca, in cui i figli sono un po’ vittime dell’assenza genitoriale. Oggi io ho quattro figli meravigliosi e mi rendo conto come sia importante vivere quei momenti, che a me sono mancati moltissimo. Ho sofferto io, così come tutti quei bimbi che hanno il genitore assente”.