Bobby Solo ha avuto una vita sentimentale particolarmente tormentata, che l’ha portato ad avere cinque figli da tre donne diverse (una di loro, Veronica, si è fatta conoscere dal pubblico grazie alla sua partecipazione al “Grande Fratello“). Il cantante non è riuscito ad avere sempre buoni rapporti con loro, complici anche i suoi numerosi impegni di lavoro. Il primogenito, Alain, è nato dalla relazione con la ballerina francese Sophie Tuckel, ha vissuto momenti difficili in passato, ma ora li ha fortunatamente superati.
Da ragazzo, Alain, ha avuto infatti un problema di dipendenza dalla droga con cui ha combattuto a lungo. Non avere avuto sempre i genitori al suo fianco ha reso ancora più complesso quel periodo.
Alain Satti: i problemi con la droga e con papà Bobby Solo
Alain Satti quando era ancora minorenne ha avuto problemi con la droga, che è riuscito a superare grazie alla comunità di San Patrignano e al suo fondatore, Vincenzo Muccioli. A distanza di anni lui riconosce quanto sia stato fondamentale l’aiuto dell’uomo e dei suoi collaboratori: “Le mie vulnerabilità mi hanno portato a militare all’interno di quelle che erano le proposte di quel periodo. Si iniziava con lo spinello piuttosto che con l’alcool, senza avere una guardia alta rispetto a quello che si incontrava. Nel periodo del militare gli eccessi aumentarono ed ebbi un incidente significativo: caddi sui binari del treno Roma-Ostia e a salvarmi fu un maresciallo in pensione. Fui ricoverato e la mia famiglia si allarmò. Mio padre Bobby Solo aveva una grande amicizia con Red Ronnie, che gli disse di andare da Vincenzo Muccioli a San Patrignano” – aveva raccontato a Eleonora Daniele, ospite di ‘Storie Italiane’.
I rapporti tra l’uomo e il papà, Bobby Solo, non sono stati sempre tranquilli e questo l’ha fatto soffrire non poco: “Papà quando ero piccolo non c’era mai. Sono cresciuto con mio nonno Bruno, morto quando aveva undici anni. La sua scomparsa mi ha penalizzato tantissimo, in quanto mi sono sentito smarrito…”.
Ora che il peggio è ormai alle spalle la sua vita è profondamente cambiata. Attualmente, infatti, gestisce l’associazione “Vita di cani”, nata per migliorare il legame tra uomo e animale e per facilitare la sintonia tra i nostri amici a quattro zampe e le persone disabili.