Nonostante si sia espresso a favore del vaccino anti Covid e sia intervenuto pubblicamente sul tema agli albori della campagna vaccinale, Andrea Bocelli viene additato come no vax. Probabilmente per via di alcune dichiarazioni precedenti sulle restrizioni in pandemia, che lo avevano costretto a difendersi e a fare chiarezza, ma comunque nulla a che vedere col vaccino. Di fatto, ora si ritrova con un’etichetta, come quella che gli ha affibbiato Alan Friedman nell’ultima puntata di Stasera Italia, su Rete 4. In realtà, il giornalista e scrittore statunitense ne ha attribuite tante all’artista, alcune anche molto pesanti, senza che peraltro nessuno intervenisse in studio per invitarlo alla calma.
«Io volevo soltanto aggiungere che stavo pensando a chi potrebbe essere una figura di destra dalla cultura… conosciuto in tutto il mondo», ha esordito Alan Friedman verso la fine del dibattito sullo scontro per le nomine nel centrodestra. Quindi, il giornalista ha deciso di provocare facendo il nome di Andrea Bocelli come candidato ideale per la destra, per poi elencare una serie di epiteti contro di lui.
L’ATTACCO CHOC DI ALAN FRIEDMAN AD ANDREA BOCELLI
«Mi è venuto in mente il famoso uomo di destra estrema, no vax, molto di destra, anti aborto, misogino. Parlo di Andrea Bocelli», ha detto Alan Friedman in collegamento con lo studio di Stasera Italia. Destra estrema? Negli anni passati Andrea Bocelli raccontò al Corriere di aver votato «un po’ dappertutto, badando alla persona» e si definiva un «cristiano liberale», precisando che «idee più attuali ed efficaci del Vangelo non ne ho mai trovate». Non è neppure anti aborto, perché ha dichiarato di essere «a favore della vita», ma di avere anche «il culto della libertà».
Resta da capire come mai Alan Friedman abbia definito Andrea Bocelli un misogino e perché ritenga che abbia una repulsione per le donne. Sta di fatto che per l’intellettuale americano, Bocelli è la dimostrazione che «è possibile essere un uomo di grande qualità e talento, di destra». Poi Friedman ha concluso con un’altra stoccata: «Preferirei non sentire da Andrea Bocelli i suoi commenti sulla politica, ma cantare». La fine della puntata ha interrotto il suo flusso di coscienza.