Alan Friedman a tutto tondo a Vieni da me. L’economista ha ripercorso la sua carriera televisiva in Italia, iniziata grazie a Giovanni Minoli: «L’intervista trasmessa risale agli anni Ottanta, quando feci il mio primo libro sulla Fiat. Nel 1995 mi chiamarono dalla Rai per un programma di economia “facile”: dopo un anno, Minoli è diventato direttore di Rai 3 e mi disse di fare un programma in prima serata. Lui ha creato la mia carriera televisiva». Poi una battuta su Piero Chiambretti: «Eravamo a Rai 3, abbiamo fatto tantissimi programmi insieme. E’ un discolo, sempre!». Nel suo nuovo libro Friedman ha intervistato anche Giancarlo Magalli: «Magalli nel mio nuovo libro, è stato a scuola con Mario Draghi e lui mi racconta tutto su di lui. Ha detto che non era un secchione, ma uno dei più bravi della classe. Era ironico, molto ironico».
ALAN FRIEDMAN A VIENI DA ME
«Mario Draghi per me è il più importante statista dell’Italia, è l’uomo che ha salvato questa economia: è il più bravo di tutti», ha sottolineato Alan Friedman, che ha poi parlato di Maurizio Crozza, che lo imitò quando lavorava a Quelli che il calcio: «Mi ha reso molto più popolare: in un primo momento mi ero offeso, poi i miei amici italiani mi ha detto che se ero nella Settimana enigmistica era un complimento. Per tutto ciò che ha fatto per me, è un numero uno Crozza». Poi una riflessione sull’economia e sui top manager: «In Italia c’è un problema: ti sfido a nominare tre manager di grande aziende donne, non ce la fai. Io ho iniziato a lavorare come collaboratore di una deputata in America: per me, se le donne non vengono pagate come gli uomini è uno scandalo. Non sono per le quote rosa, ma per capacità. Le donne sono spesso più brave di noi uomini». Infine, una curiosità sulla moglie Gabriella Carignani: «L’ho conosciuta a Lucca, dove da dieci anni presiedo il Lucca Summer Festival».