FRIEDMAN COME BERLUSCONI: PULISCE LA SEDIA DOVE ERA SEDUTO CONTE

Arriva con già il fazzoletto in mano, non saluta e si dirige subito verso la sedia per “pulirla” dove poco prima si era seduto Giuseppe Conte: è successo con il saggista e giornalista Alan Friedman nella “movimentata” puntata del 3 maggio a “L’Aria che Tira”.



Il gesto non può non mandare alla memoria di quel memorabile gennaio 2013 quando Silvio Berlusconi nell’arena di “Servizio Pubblico” pulì la sedia di Marco Travaglio che fino a pochi istanti prima lo aveva attaccato e accusato su praticamente ogni tema possibile. Ecco, il gesto fatto da Friedman – tra l’altro uno dei più astiosi oppositori del Cavaliere – ha evidentemente nell’occhio quella famosa “sedia di Travaglio” con diverse differenze però: Giuseppe Conte aveva da poco commentato le ultime novità sulla politica italiana, attaccando anche duramente il Premier Mario Draghi per le ultime decisioni inserite nel Dl Aiuti (CdM 2 maggio 2022). Non aveva affatto attaccato Friedman, né si trovava presente davanti a quel gesto ben poco “nobile” compiuto poco dopo dal giornalista americano.



IRA M5S SUL GESTO PROVOCATORIO DI ALAN FRIEDMAN

«Come Berlusconi? Io sono igienico», dice Alan Friedman mentre passa e ripassa il suo fazzoletto sulla sedia dove poco prima vi era seduto il leader M5s. La conduttrice Myrta Merlino, imbarazzata, prova a far concludere seccamente il “rituale” del saggista Usa, urlandogli «Che fai come Berlusconi Alan? Come Berlusconi con Travaglio? No, Alan smettila! Smettila! Gesù!. Qui è tutto sanificato».

In tutta risposta, Friedman replica che lui è «molto igienico» e per quello avrebbe pulito la sedia. La verità è che si tratta di un gesto provocatorio, così come quando un anno fa definitiva incautamente Melania Trump come la “escort dell’ex Presidente Usa”. Pochi istanti dopo la fine del poco simpatico gesto della sedia, Friedman accusa Conte di aver criticato Draghi e fa dunque intuire il motivo della sua improvvisa necessità di “igiene”: «Non voglio commentare Conte che attacca Draghi, dico solo che mi sembra contraddittorio e incoerente. L’Italia è l’unico paese del G7 in cui il 50% dei voti è per partiti che sono filo-putiniani o che comunque lo erano. Ad esempio la Lega ha ancora ufficialmente un rapporto con il partito di Vladimir Putin». Il gesto non è ovviamente rimasto inosservato in casa M5s con una dura presa di posizione denunciata dai canali social del Movimento: «Poco fa in diretta tv lo squallido siparietto messo in scena da Alan Friedman e le conseguenti risatine in studio rappresentano l’ennesima pagina indegna di certo giornalismo in Italia. Nella giornata mondiale per la libertà di Stampa, ecco un esempio di quella informazione scorretta, sconveniente e di parte che getta discredito su tutta la categoria. Non c’è davvero limite alla vergogna!».