Arrivano le prime reazioni dopo il nuovo fermo amministrativo della Alan Kurdi. A parlare è il presidente dell’ong Sea Eye, Gordon Isler, che si è scagliato contro il governo italiano: «È inaccettabile che l’Italia metta in dubbio la capacità delle autorità tedesche e spagnole di giudicare la sicurezza a bordo dell’Alan Kurdi. E’ assurdo. I fermi delle navi di soccorso tedesche hanno motivi puramente politici». Isler ha poi ricordato che quello di ieri è il secondo fermo amministrativo del 2020, ribadendo che le autorità spagnole e quelle tedesche avevano già certificato che il mezzo fosse pronto per le operazioni di soccorso in mare. Come riporta Adnkronos, il capitano Joachim Ebeling si è espresso così: «Se tu fossi veramente preoccupato per la sicurezza delle persone che abbiamo salvato, non passeresti ore e ore a cercare modi per trattenerci in ogni occasione». (Aggiornamento di MB)
GUARDIA COSTIERA, FERMO AMMINISTRATIVO PER LA ALAN KURDI
La nave Alan Kurdi nuovamente sotto fermo amministrativo: la Guardia Costiera italiana ha rinvenuto delle irregolarità tecniche nell’ispezione di ieri. Il mezzo di bandiera tedesca si trova attualmente a Olbia, dove negli scorsi giorni ha fatto sbarcare decine di migranti a bordo e svolto il previsto periodo di quarantena Le forze dell’ordine hanno verificato il rispetto delle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale – come previsto dalla direttiva comunitaria (2009/16/EC) recepita dall’Italia nel 2011 e che riguarda tutte le navi straniere che approdano nei porti e ancoraggi del Paese – e la nave stata sottoposta ad un’ispezione supplementare «in ragione di una consistenza dei mezzi collettivi ed individuali di salvataggio, certificati dallo Stato di bandiera, per 20 persone, a fronte di un numero notevolmente superiore di persone recuperate a bordo durante la sistematica attività di “ricerca e soccorso” svolta nel Mar Mediterraneo».
ALAN KURDI SOTTO FERMO AMMINISTRATIVO, GUARDIA COSTIERA: “IRREGOLARITÀ”
L’ispezione della Guardia Costiera sulla Alan Kurdi ha inoltre evidenziato delle irregolarità di natura tecnica, tali da compromettere la sicurezza degli equipaggi e delle persone che sono state o potrebbero essere recuperate a bordo della nave. Il mezzo di bandiera tedesca resterà sotto fermo amministrativo fino alla rettifica delle irregolarità rilevate. Ricordiamo che questa non è la prima volta per la Alan Kurdi: già nel maggio del 2020 la Guardia Costiera aveva disposto il fermo amministrativo per analoghe irregolarità, che alla luce dell’ispezione di ieri non risultano ancora rettificate. Ricordiamo che la nave dell’ong Sea Eye è arrivata in Sardegna lo scorso 24 settembre: sbarcati 125 migranti, 25 dei quali resteranno in Italia. Anche in questo caso non sono mancate le tensioni tra Roma e Parigi, che ha fatto resistenze per un approdo della nave nel porto di Marsiglia.