Alba Parietti, sulle colonne del quotidiano “Il Tempo”, ha parlato del Festival di Sanremo, ripercorrendo in particolare il biennio 1992-1993, che la vide protagonista nelle vesti di conduttrice con Pippo Baudo, Milly Carlucci e Brigitte Nielsen il primo anno e come mattatrice del DopoFestival dodici mesi più tardi. La showgirl torinese rammenta ancora il frangente della “chiamata”: “Mi contattarono Baudo e Aragozzini in un momento molto complesso per me. Avevo avuto un successo enorme con ‘Galagol’ che mi aveva reso un po’ la donna del momento, ma ero anche reduce da ‘La piscina’, che fu un programma molto discusso, per il quale qualcuno aveva già cominciato a considerarmi una meteora… Per questo con quel Sanremo sapevo di giocarmi tutto”.
Al Festival 1992, Baudo portava Alba Parietti “in palmo di mano”, ma anche con Carlucci e Nielsen “mi trovai molto bene. Ricordo Milly molto professionale come sempre e Brigitte come una persona molto buona e generosa. Il Festival fu un successo clamoroso, ebbe uno share altissimo. Vinse Luca Barbarossa, ma confesso che dietro le quinte, nonostante mi piacesse molto Barbarossa, facessi il tifo per Mia Martini”.
ALBA PARIETTI: “IL FESTIVAL DI AMADEUS? BEN GESTITO E MOLTO INTELLIGENTE”
L’anno successivo, a Sanremo per Alba Parietti fu tutto diverso. Lei conduceva “Domenica In” ed era la donna di punta di Rai Uno, ma Baudo voleva Lorella Cuccarini: “Si creò questa sorta di dualismo – ha affermato su “Il Tempo” l’ex concorrente di ‘Tale e Quale Show‘ –. Ce la giocammo in modo un po’ strano, perché non ebbi mai la possibilità di salire all’Ariston. Alla fine, questa sorta di antagonismo generò curiosità. Sta di fatto che il DopoFestival fu un successo. Alla fine nei momenti difficili io riesco a dare sempre il meglio di me”.
Il Festival di Sanremo condotto da Amadeus, secondo Alba Parietti, è “ben gestito, molto strategico e intelligente, dove è stato calcolato tutto, anche la presenza di super ospiti storici, quello che una volta accadeva con le star internazionali. Sarà un Festival che sicuramente attirerà tanto i giovani viste le molte giovani star presenti seguitissime sui social. Alle primedonne di questo Sanremo consiglierei di cercare di empatizzare il più possibile e non preoccuparsi troppo dell’errore, perché alla fine anche un errore diverte. La gente ama l’umanità e apprezza anche chi sbaglia”.