Selvaggia Lucarelli torna all’attacco di “Live Non è la d’Urso” e nel suo mirino finiscono i vip scelti dalla conduttrice per il confronto con Matteo Salvini. Tra questi c’è Alba Parietti, che non ha preso affatto bene l’articolo scritto dalla giornalista sul Fatto Quotidiano. E quindi le ha scritto un messaggio velenoso su Instagram. «Si è presa un’intera pagina del Fatto Quotidiano, bontà sua, per occuparsi di un evento televisivo che lei giudica essere quanto di più squallido possa apparire in televisione». Dall’approccio di Selvaggia Lucarelli ha dedotto che «occuparsi di tale squallore significherebbe esserne catturati» e allora ritiene «che la più catturata di tutte sembra lei che ne parla per 5 colonne». Quindi, non senza ironia, chiede «un po’ di rispetto per gente che fa il suo stesso mestiere superficiale». Ma non è la prima volta che vi parliamo di uno scontro tra Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli. Basta digitare i loro nomi su YouTube e magicamente compaiono le loro liti a Ballando con le Stelle.
ALBA PARIETTI CONTRO SELVAGGIA LUCARELLI: COSA È SUCCESSO
E proprio il programma di Milly Carlucci viene tirato in ballo da Alba Parietti nel suo post contro Selvaggia Lucarelli. «Al di là di un permanente ed aggressivo pettegolezzo, suo terreno di esercizio preferito, essa si esprime anche giudicando ballerini, pur non essendo né ballerina né coreografa, giudicando comici non essendo comica per quanto commediante e come in questo caso stilando classifiche ironiche di priorità che risultano quanto meno curiose». Ma cosa ha detto di così offensivo su di lei la giornalista del Fatto Quotidiano? A proposito del confronto con Matteo Salvini ha scritto: «Altre violente bordate gli arrivano da Alba Parietti, la quale prima gli ricorda che “a Pontida ha portato la bambina di BIBBIANA sul palco” (è l’unica rimasta a non sapere che la bambina non era di Bibbiano e per la verità pure che Bibbiana al massimo è una contea del Signore degli anelli) e poi che “L’Oemmegì hanno portato circa trecento persone con sbarchi reali!”». Ironia tagliente a cui si aggiunge: «Il consenso di Salvini, in quel momento, tocca il 98%».