La showgirl Alba Parietti, in una intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino, è tornata a parlare del caso molestie ed ha detto nuovamente la sua contro le denunce facili e sempre più spesso tardive che giungono da parte di donne più o meno famose. “Non giustifico donne che hanno possibilità culturali ampie, decidono di accettare compromessi, e poi dopo anni si lamentano”, ha tuonato. “Non si deve essere solidali per forza”. La Parietti però non vuole rischiare di essere fraintesa e per questo fa una giusta distinzione spiegando che normalmente, donne violentate così come bambini vittime di abusi denunciano anche anni dopo. “Le vittime hanno paura di non essere credute e sviluppano sensi di colpa. Diciamo che metà delle denunce retroattive sono vere”, ha precisato. Tuttavia ci sono anche quelle donne che, a detta della conduttrice e showgirl 58enne, “sfruttano certe situazioni come un trampolino, poi falliscono e denunciano”. Per questo la Parietti ha voluto lanciare un appello a questo tipo di categoria, tuonando: “Non facciamo sempre le vittime. Denunciamo quando ne vale davvero la pena. Altrimenti reagiamo, anche se è difficile”.



ALBA PARIETTI, I RICATTI SUBITI E IL #METOO

Gli uomini che abusano del loro potere sono in migliaia. Lo sa bene anche Alba Parietti che nella sua recente intervista ha spiegato di conoscere bene la situazione in cui molte donne si sono ritrovate: “un uomo potente che ci prova è come una pistola puntata sulla testa da uno psicopatico”, dice. Sebbene nessuno le abbia mai messo le mani addosso, rivela, “Ho subito due ricatti morali che mettevano fortemente a rischio la mia carriera”. Nonostante questo però, “ho detto no”. E con questo la Parietti ha dimostrato di poter avere successo senza cedere neppure ad una piccola avance. Per la showgirl, però, il rischio molestie è sempre stato dietro l’angolo: “Il divano del produttore non ce lo siamo inventato ora”, dice, eppure “Ogni donna sa quando c’è qualcosa che non va”. E per lei, “quando vieni messa in imbarazzo è il momento di andartene”, il superamento del limite. Riferendosi al #MeToo, lo ha considerato una battaglia con i suoi pro ed i suoi contro: “Si va dal garantismo di chi ti dice di lasciar perdere e non denunciare una violenza fisica allo sfogatoio delle denunce facili”. Per la Parietti però, la soluzione è semplice: ogni donna dovrebbe solo cercare di mette al primo posto la propria dignità.

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