Intervistata da Panorama, Alba Parietti è tornata su certe vicende del passato recente e in particolar modo della sua positività al Coronavirus: la soubrette ha utilizzato questo episodio per dire a chiare lettere che “la gente peggiora e non migliora”, questa la lezione imparata dalla pandemia di Covid-19. Ha infatti rivelato che, nei giorni in cui ha provato a raccontare quello che le era capitato, la Parietti si è sentita rivolgere tante critiche e accuse di volersi fare pubblicità attraverso la malattia. “Parli del Grande Fratello” è il commento medio. Dalla casa di Basiglio – Sud di Milano – la showgirl ha tracciato la sua esperienza tra autodiagnosi e autoisolamento (mediante consulto con i medici del San Matteo di Pavia) e, appunto, la negatività o semplicemente cattiveria della gente. “A qualcuno ha dato fastidio che fossi informata” ha detto, riferendosi in particolar modo alle sue contestazioni verso i virologi.
ALBA PARIETTI, IL CORONAVIRUS E I POLITICI
Per esempio riguardo il tema delle mascherine, per lei fondamentali ma per altre non necessarie; “anche quando dicevo che bisognava diversificare i provvedimenti” dice, riferendosi ancora alle tante critiche ricevute. “Non ci volevano chissà quali studi per vedere queste cose” ovvero che nelle zone d’Italia il Coronavirus ha colpito in maniera diversa. L’accusa di Alba Parietti è se vogliamo banale, ma anche forte: “Siccome sono una soubrette hanno provato a zittirmi, qualcuno ha cercato vendette personali”. Non fa nomi, mentre sulla prima parte sembra chiara la frecciata: chi fa il mestiere della Parietti non deve parlare di un virus. Riguardo la gestione dell’emergenza in Italia, la showgirl assegna due personali medaglie: a Luca Zaia, “che non rispecchia il mio orientamento ma ha affrontato la situazione con fermezza” e a Vincenzo De Luca, “nel suo modo barocco anche lui si è fatto capire”.
Poi la Parietti ha parlato di quello che potrebbe succedere in futuro: “Il Coronavirus ridurrà alla fame persone che già prima erano in difficoltà” ha affermato chiaro e tondo, ma ha anche “previsto” rivolte e proteste perché “in assenza di risposte adeguate possono affermarsi forme di sopruso e sfruttamento, dal lavoro nero al controllo delle mafie”. L’ultima parte dell’intervista gira a tutto tondo su alcuni personaggi della politica e dello spettacolo: rapidamente, Alba dice di Giorgia Meloni che pur non condividendo nulla del suo pensiero la considera tra i politici più tosti e veri in Italia (“non è lì per caso”), che della scarsa rappresentanza femminile nelle task force si stupisce poco ma anche che “la misoginia è soprattutto femminile, siamo nate con il pomo della discordia”, sostiene che in Italia non c’è una figura “alla Angela Merkel” e di Matteo Salvini dice che “è un abilissimo comunicatore, bravissimo a far leva sui sentimenti di disperazione della gente comune. Molto più della sinistra”.