È profondo rosso in Albania e non solo per il colore della sua bandiera: dopo mesi di scontri e proteste contro l’ombra di corruzione interna al Partito di Governo del Premier Edi Rama (i socialdemocratici), le piazze si sono inferocite per l’annuncio del Presidente della Repubblica Ilir Meta che ha di fatto annullata la data delle Elezioni Amministrative in programma il prossimo 30 giugno. Caos e scontri continui nelle ultime ore hanno evidenziato un ulteriore colpo di scena nello scontro tra la stessa Presidenza e il Governo Rama: il Premier ha infatti replicato che il Presidente «ha sbagliato e le elezioni saranno tenute il 30 giugno». Risultato, l’opposizione di centrodestra è scesa di nuovo in piazza ieri e pure quest’oggi per chiedere elezioni anticipate a livello politico, con il leader Lulzim Bash che a gran voce chiede le dimissioni di Edi Rama. Stando a quest’ultimo però, le colpe vanno imputate al Presidente Meta: «l’atto del capo dello Stato è parte di un piano teso non a rinviare le elezioni, ma a mettere alle strette il governo e seppellire la riforma giudiziaria. Ma né il governo si farà mettere alle strette, né la riforma giudiziaria sarà seppellita».
SCONTRI IN ALBANIA: CAOS SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Tirana è invasa da fumogeni, lanci di oggetti contro le forze dell’ordine e Parlamento dell’Albania completamente assediato: per Rama però «Le elezioni saranno svolte perchè non sono dei partiti e nemmeno del presidente della Repubblica ma del popolo», ha confermato il Premier stamane in un comizio a Berta. Ricordiamo che il caos politico si è aggravato dopo che nel scorso febbraio i deputati di centrodestra hanno abbandonato il Parlamento a turnazione per chiedere le dimissioni di Rama (al potere in Albania fin dal 2013) e di tutto il Governo, con l’aggiunta di richiesta per le Elezioni anticipate. In piazza però la situazione si fa sempre più grave, con la polizia costretta a rispondere contro le poste con cannoni ad acqua, cariche di alleggerimento e lancio di gas lacrimogeni.