Tanti gli incontri importanti di Al Bano Carrisi, fa Papa Giovanni Paolo II a Madre Teresa: “C’era un raggio di sole in mezzo alle nuvole, lei che usciva dalla casetta e il raggio che la seguiva… mi diede un rosario e le madonnine, prese mia figlia Cristel tra le braccia. E’ stato un momento indescrivibile”. Tra gli altri grandi anche Pavarotti ed altri nomi celebri internazionali. Ma cos’è per lui la felicità? “Sono andato a pescare tante volte, per me la felicità è come un’anguilla, l’acchiappi e ti sfugge! Ma se crei la piattaforma della serenità, quella è la migliore della felicità!”. Non solo però grandi successi ma anche grandi dolori ai quali Al Bano ha sempre reagito. “Nella vita non bisogna mai diventare vittima di avvenimenti che possono distruggere un uomo e una donna”, ha commentato. Lui si è rifatto una vita “e sto da Dio ed è giusto”, ma “il passato non lo rinnegherò mai, ho un rispetto totale”, ha aggiunto.



“Il mio sogno? Che Romina e Loredana si sedessero a tavola e mangiassero con la nostra famiglia”, ha spiegato. “Nessuno ha colpa di cosa è successo”, ha aggiunto. Poi ha lanciato un appello alle sue due donne: “Ma perché non ci incontriamo? La vita potrebbe essere breve, unirsi e seminare semi di pace invece che di sospetti, non servono, non esistono. Il mondo è bello perché dobbiamo renderlo bello! Vi amo!”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“Il nemico peggiore? Il successo, la mia vita cambiò radicalmente”

Al Bano Carrisi ha ricordato la sua infanzia molto umile e tutto quello che mamma e papà hanno fatto per lui e per il fratello, soprattutto quando entrambi si ammalarono di tifo. Anche Al Bano è stato un emigrante: “Nel ‘71 sono tornato a casa. E’ stata Romina che si innamorò di quel posto”, ha ricordato, “io me ne andai perché vedevo solo i difetti di quella terra, la mentalità che non cambiava, non c’era quello che cercavo”. Nel pieno del successo, invece, fa ritorno. “Celentano? Io cantavo nei suoi show ma per due anni ero così timido che non avevo il coraggio di avvicinarmi”, ha svelato. “Celentano è stato il mio primo datore di lavoro ma lui non lo sapeva”, ha scherzato, quindi lasciò il clan per andare da Emi e avere il suo massimo successo.



La sua prima esibizione fu a Settevoci ed arriva il suo grande successo con Nel sole che cambiò la sua vita: “Cambiò tutta la mia esistenza, prima camminavo per le strade ed eri un signor nessuno mentre da quel giorno non potevo più camminare”. Con il grande successo anche la vita dei suoi genitori cambiò: “Ero strafelice ma con il successo il nemico peggiore potrebbe essere proprio il successo”, ha commentato. Dopo Nel sole arrivarono anche i musicarelli. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

“Devo tutto ai miei genitori, mia mamma? Ho preso da lei…”

Il cantante Al Bano, munito di mascherina, ha fatto il suo ingresso nello studio di Domenica In. Subito in apertura la nostalgia di Cellino San Marco e della madre: “Mi manca moltissimo!”. Immancabile un video omaggio al grande artista pugliese. “Ma come hanno fatto a scartare una melodia del genere?”, si è domandato in merito alla canzone portata al 2017 a Sanremo. “Avevo la tipica canzone sanremese quell’anno ma appena ho ascoltato questa melodia ho provato dei brividi…”, ha aggiunto parlando “Di rose e di spine”. “Io ho avuto due fari importanti nella vita: mio padre e mia madre. Dopo non ho avuto paura”. “Io so che ho dato un dolore ma volevo inseguire la mia vita”, ha ammesso, “e quel dolore si è trasformato in gioia”. “Mia mamma? Ho preso da lei, aveva questo senso della melodia e l’amore per la lirica”, ha svelato.

“Io ho scelto quello che volevo fare e ho fatto tutto”, ha ammesso, ascoltando sempre testa e cuore insieme e senza mai mettere uno davanti all’altro, “andavano a braccetto”, ha ammesso. Immancabile quindi un video con le sue origini dove non mancano proprio i suoi genitori. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Al Bano Carrisi ospite a Domenica In

C’è anche Albano Carrisi, tra gli ospiti della nuova puntata di Domenica in, il contenitore della domenica pomeriggio di Rai1 con protagonisti i personaggi più ‘in’ del panorama dello spettacolo attuale. Nel corso della sua intervista a Mara Venier, ci sarà spazio per affrontare diversi temi, dalla delusione per il ‘no’ a Sanremo alla sua vita privata e professionale trascorsa al fianco di Romina Power. Quest’ultima, tra l’altro, si è seduta sulla stessa poltrona soltanto due settimane fa, e in quell’occasione la Venier ha chiesto anche a lei impressioni sulla nuova edizione del Festival. D’altra parte, manca davvero poco all’inizio dell’attesissima kermesse musicale, a cui Al Bano non prenderà parte senza celare un po’ rammarico.

Niente Sanremo per Albano Carrisi

Il brano Il cellulare è stato giudicato “non adatto” a Sanremo dal direttore artistico Amadeus. “Lo accetto, però dico che il Festival lo conosco, ci sono stato 18 volte!”, ha precisato Al Bano, in un’intervista rilasciata a Oggi alcuni giorni fa. “Peccato, la canzone è una bomba”. Il testo l’aveva composto Depsa, autore di Champagne di Peppino di Capri. “È un brano rivoluzionario”, assicura Carrisi, “io voglio sempre spiazzare. Nel 1982 nessuno si aspettava che avrei cantato Felicità”. Quell’anno, in coppia con la moglie Romina Power, Albano Carrisi si classificò secondo e ottenne un grande successo di pubblico e critica. Ancora oggi Felicità è uno dei brani più rappresentativi della Canzone e della cultura italiana all’estero, in particolare nei paesi dell’Europa dell’est, dove Al Bano è considerato una vera e propria star. Nemmeno lui, all’epoca, poteva prevedere un tale riscontro: “Quando Freddy Naggiar, il boss della Baby Records, me la offrì gli dissi: ‘Qui, minimo minimo facciamo un milione e mezzo di copie! Ne fece molte di più (25 milioni, n.d.r.). È il trionfo della semplicità, su questo fondo allegro di tarantella. Un successo eterno: ancora me la chiedono da tutto il mondo per le pubblicità, per i film”.

Albano Carrisi e gli investimenti fatti grazie a Felicità

Inevitabilmente, Albano Carrisi ci ha guadagnato anche in termini economici. I proventi iniziali di Felicità vennero impiegati nell’ampliamento della sua villa a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, dove vive da quando è nato. “Il terreno lo avevo comprato nel 1969”, racconta, “nel 1971 cominciai a costruire casa. Ma Felicità mi ha aiutato ad abbellirla”. Con questo investimento, Al Bano è diventato a tutti gli effetti il ‘re Leone’ di Cellino, per parafrasare il soprannome con cui è conosciuto dai più. Impossibile, per lui, non parlare della sua terra: se è diventato quello che è, lo deve anche alle sue radici forti, contadine, opportunamente affondate nell’humus fertile dell’umiltà.